STRATEGIE

Odio online, via alla prima task force di governo

Il gruppo di lavoro istituito al ministero dell’Innovazione avrà il compito di identificare possibili modalità di intervento. Guido Scorza coordinatore. Paola Pisano: “L’hate speech minaccia le potenzialità del web come strumento di sviluppo sociale”. In campo anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede e il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella

Pubblicato il 30 Gen 2020

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Un’attenta analisi del fenomeno dell’odio online per individuarne le caratteristiche, mappare i possibili strumenti tecnologici di contrasto, identificare le modalità con le quali i gestori delle piattaforme possono contribuire a limitarne l’impatto sulla società nel rispetto dei principi costituzionali. Con questo obiettivo nasce il “Gruppo di lavoro sul fenomeno dell’odio online, istituito dalla ministra dell’Innovazione Paola Pisano, di concerto con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Andrea Martella.

“Non c’è giorno senza cui non si registrino casi eclatanti di hate speech – ha spiegato Pisano – E’ ormai chiaro che assistiamo quotidianamente a episodi di violenza verbale online che ledono i più elementari diritti delle persone minacciando le potenzialità del web come strumento di comunicazione e sviluppo sociale, culturale, economico e democratico. Credo che la creazione di questo gruppo di lavoro sia un passo in avanti importante che testimonia l’intenzione del Governo di conoscere e studiare un fenomeno complesso prima di valutare l’opportunità di qualsiasi intervento regolamentare. Ringrazio il ministro Bonafede e il sottosegretario Martella per avere prontamente aderito”.

Il gruppo di lavoro sarà istituito presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione e sarà coordinato dall’avvocato Guido Scorza, esperto del Dipartimento per la trasformazione digitale. Ne faranno parte, a titolo gratuito, sedici esperti esterni con diverse competenze sul mondo del digitale: i sociologi Stefano Epifani e Giovanni Boccia Altieri; i giornalisti Luca De Biase, Sonia Montegiove, Martina Pennisi, Anna Masera e Ilaria Sotis; lo scrittore Massimo Mantellini; l’avvocato Carlo Blengino; i docenti universitari Juan Carlos De Martin, Giovanni Ziccardi, Giovanna Cosenza, Sara Bentivegna e Walter Quattrociocchi nonché i creativi Paolo Iabichino e Rosy Russo.

“L’organismo – ha evidenziato il ministro Bonafede – avrà tra i suoi compiti il monitoraggio e lo studio del fenomeno, l’analisi della normativa vigente e l’elaborazione di ulteriori proposte per contrastare in maniera efficace un fenomeno che sta trovando purtroppo sempre più spazio sui social e la Rete, spesso con conseguenze negative anche nella vita reale”.

“Esprimo soddisfazione per la costruzione di questo gruppo di lavoro che è espressione dell’impegno collegiale del governo nel contrasto alla cultura dell’odio – ha sottolineato il sottosegretario Martella –  Non si tratta affatto di demonizzare la rete e l’uso dei social ma semmai si vuole innalzare il livello degli anticorpi sociali e culturali contro il linguaggio d’odio e la tendenza alla sua esibizione e amplificazione nell’ecosistema digitale. Attenderemo le sue conclusioni perché saranno di sicuro aiuto nell’azione di contrasto a questo fenomeno così diffuso e che investe diversi ambiti sociali.

Il gruppo di lavoro avrà una durata di tre mesi, durante i quali potrà invitare a partecipare soggetti pubblici o privati al fine di acquisire informazioni e spunti. Al termine verrà stilata una relazione conclusiva contenente i risultati dell’analisi e una o più proposte concrete per contrastare l’odio online.

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