LA NEWCO

Operativa jv Telecom-Fastweb: Moglia presidente, Ciurli Ad di Fiberflash

Si è riunito il primo cda della società partecipata per l’80% dalla compagnia guidata da Cattaneo e per il 20% dalla società di Calcagno. Sul piatto 1,2 miliardi per portare la fibra in 29 città a 3 milioni di abitazioni

Pubblicato il 29 Lug 2016

F.Me

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Subito al via Fiberflash, joint venture tra Telecom e Fastweb per portare la fibra fino alle abitazioni. Poche ore dopo l’annuncio, a quanto risulta a Il Sole Radiocor Plus, si è riunito il primo cda della società partecipata per l’80% dalla società guidata da Flavio Cattaneo e per il 20% da Fastweb. Giovanni Moglia, direttore Affari legali e regolamentari di Fastweb, è il presidente della newco mentre l’Ad è Stefano Ciurli, responsabile wholesale di Telecom.

Per questa iniziativa sulla fibra, che parte in modo rapido, sono previsti investimenti per 1,2 miliardi al 2020 con il raggiungimento di 3 milioni di abitazioni in 29 città italiane.

“La joint venture – si legge in una nota -realizzerà per conto delle due società le opere civili e di posa delle fibre ottiche lungo la rete secondaria (dagli armadi di strada sino alla casa del cliente) consentendo a ciascuno dei due operatori di condividere i costi di scavo, di stabilire gli standard di qualità della propria rete e di offrire servizi sempre più performanti: una scelta che garantisce flessibilità operativa, rapidità, controllo e performance”. Entrambi gli operatori forniranno servizi di accesso all’ingrosso a banda ultralarga, La joint venture – si legge ancora nella nota – si finanzierà con debito e con equity. L’impegno diretto di Fastweb si limiterà a circa 55 milioni nei prossimi quattro anni, autofinanziati con i propri flussi di cassa. Il profilo di Capex di Fastweb non cambierà.

Grazie a questo accordo, entro il 2020 Fastweb porterà il numero di unità abitative e sedi business coperte dalla propria rete Ftth dagli attuali 2 milioni a 5 milioni, cioè il 20% della popolazione italiana. Le nuove connessioni fino alla casa del cliente saranno realizzate sfruttando l’infrastruttura in fibra già posata da Fastweb fino all’armadio di strada e quindi non comporteranno alcuna duplicazione di investimenti e saranno complementari rispetto all’architettura fin qui sviluppata. Il footprint Fttc passerà da 5,5 milioni di abitazioni e imprese a fine 2016 a 8 milioni (invece di 11 milioni previsti inizialmente) mentre la copertura Ftth salirà da 2 a 5 milioni. Da parte sua Telecom nell’acquisire i diritti trentennali per la rete Fastweb in 6 città, ha aggiunto 650mila nuove unità immobiliari connesse.

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