LO STUDIO

Osservatorio Supermoney: conti online più convenienti (anche) delle prepagate

Osservatorio Supermoney: per i più giovani diventa sempre più conveniente l’internet banking. Meno commissioni e meno costi. L’Ad Manfredi: “Le prepagate vincono solo per acquisti sporadici in Rete”

Pubblicato il 10 Mar 2014

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Le carte di credito sono ormai strumenti di pagamento diffusissimi: che si scelga una carta del circuito di pagamento American Express oppure si preferisca una Visa, si possono effettuare transazioni semplici, veloce e sicure ed in più avere la sicurezza di tenere sempre sotto controllo le proprie spese, anche mediante i servizi di sms alert offerti dalle banche.

In questi ultimi anni, poi, si sono diffuse in particolar modo le carte prepagate, specie tra i più giovani. Si tratta infatti di uno strumento particolarmente adatto a chi inizia a gestire indipendentemente il proprio denaro. Inoltre scegliere una carta prepagata vantaggiosa è particolarmente semplice se si sfruttano i servizi di portali di comparazione online.

Secondo l’ultimo studio dell’Osservatorio SuperMoney, tuttavia, la fortuna delle carte prepagate tra i più giovani è destinata a diminuire, a vantaggio dei conti correnti online. La motivazione di questa inversione di tendenza starebbe nella maggior convenienza dei conti correnti online rispetto alle carte prepagate.

L’Osservatorio, infatti, ha confrontato le carte prepagate offerte da UniCredit, Bnl-Bnp Paribas, Poste Italiane, CartaSi, Fineco, Intesa Sanpaolo e Kalixa. Dal confronto emerge che attivare una carta ricaricabile ha un costo che può arrivare anche 13,5 euro, ai quali di devono aggiungere i costi di ricarica e quelli per le commissioni per i prelievi di contanti.

In particolare, la carta prepagata con il costo di attivazione più alto è quella offerta da Bnl-Bnp Paribas: il costo di apertura è pari a 15 euro, composti da 5 euro per l’emissione della carta e 10 euro di ricarica obbligatoria.

Le carte prepagate offerte da Fineco e da Intesa San Paolo, invece, non hanno costi di attivazione (pur prevedendo il pagamento di un canone annuo), ma ci sono comunque altre spese da sostenere. I costi di ricarica, ad esempio, sono compresi tra un euro e 3 euro (solo con Fineco e Kalixa la ricarica è gratuita). Per il prelievo dai sportelli di un’altra banca, poi, si può arrivare fino a 3 euro di commissione.

Insomma, alla fine dell’anno, tra costi di attivazione, di ricarica e commissioni, si spenderà una discreta somma per gestire il proprio denaro attraverso la carta prepagata scelta. Una notizia non certo allettante, specie per i più giovani.

Una soluzione, però, c’è: perché non aprire un conto corrente online? Le banche che operano sul web, infatti, possono eliminare molti costi di gestione, da quelli di apertura a quelli per l’invio dell’estratto conto, garantendo così un risparmio di denaro, ma anche di tempo, ai propri clienti.

L’Osservatorio SuperMoney, quindi, ha analizzato i conti correnti online offerti da WeBank, Che Banca! e Fineco: zero spese di apertura, niente canone annuo, né commissioni sul prelievo agli sportelli atm, che siano della propria banca o di un altro istituto. Insomma, la convenienza rispetto alle prepagate è evidente.

“Se la carta prepagata serve principalmente per più o meno sporadici acquisti online – spiega Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney – allora è sufficiente usare questa. Se invece la carta serve per la gestione delle spese normali, quelle che i ragazzi sono già in grado di amministrare in autonomia come il rinnovo dell’abbonamento dei mezzi o l’aperitivo del fine settimana, allora conviene aprire un conto online”.

“Certo, ci sono pro e contro per entrambi i prodotti. La prepagata non può andare in rosso e non è tassata con l’imposta di bollo. Tuttavia – sostiene Manfredi – è difficile che un under 25 abbia più di 5 mila euro sul proprio conto corrente (ovvero la giacenza oltre la quale si applica l’imposta). Per questo motivo, il conto online si rivela il prodotto bancario più economico e più flessibile, sia per i ragazzi che per i genitori”.

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