Outsourcing e standard IT in cima all’agenda dei Cio delle telco

Secondo uno studio di Pwc per conto di Oracle, il 60% dei responsabili IT europei spende più della metà del budget per costi di manutenzione

Pubblicato il 23 Nov 2011

Le telco e i Communications service provider europei guardano
all’outsourcing e alla standardizzazione dei servizi IT come
priorità per affrontare al meglio le difficoltà in arrivo nel
2012. Il 60% dei Cio delle telco europee fisse e mobili spende più
della metà del budget IT in costi di manutenzione, e la riduzione
di questo budget dedicato al semplice mantenimento in essere delle
reti e dei sistemi IT è il problema in cima all’agenda di
tutti.

Lo rende noto uno studio realizzato Pwc per conto di Oracle,
condotto su un campione di 30 fra Cio e Cto delle maggiori aziende
Tlc europee, il 50% dei quali con un fatturato annuo superiore a 5
miliardi di dollari, il 18% superiore a 20 miliardi di dollari. Il
45% degli intervistati opera nel campo dei servizi mobili e fissi,
il resto si suddivide tra provider esclusivi di servizi mobili
(32%) e provider esclusivi di servizi fissi (23%).

Lo studio indipendente realizzato da PwC per indagare le priorità
IT dei Communications Service Provider (Csp) europei ha messo in
evidenza le aree sulle quali i Cio intendono focalizzarsi nel corso
del 2012.

Dalla ricerca è emerso che nel 60% dei casi i Cio dirottano sui
costi di manutenzione oltre la metà dei budget assegnati alle
spese operative.

Gestire questo aspetto rappresenta una delle maggiori priorità per
il 2012, alla quale i Cio intendono far fronte con un uso più
strategico dell'outsourcing e della standardizzazione.

Ridurre le spese interne di gestione e contrastare la mancanza di
competenze specifiche in azienda: per fare fronte a queste due
emergenze i Cio hanno riferito che nel 2012 aumenteranno le aree
affidate all'outsourcing, fra cui network e fault management,
il provisioning e l'order management.

L'88% dei Cio ha in agenda un aggiornamento dei sistemi Crm nel
2012; novità che permetterà loro di focalizzarsi maggiormente su
requisiti più strategici e driver di profitto quali applicazioni
per contenuti e portali.

Per quanto concerne la fatturazione, la mediazione e il reporting i
Cio intendono trattenere tali funzioni in azienda per poter avere
il controllo diretto sulle attività e sui dati rilevanti per il
business.

Un altro cambiamento riguarda le applicazioni verticali specifiche
dalle quali i Cio prevedono di staccarsi in quanto sono spesso
motivo di sforamento dei budget e richiedono integrazione superiore
e gestione più attenta.

Oltre i due terzi (67%) delle applicazioni ad hoc vengono erogate a
fronte di un "sensibile" sforamento del budget (parziale
nel 74% dei casi). Dato che si aggiunge a più della metà (52%) di
applicazioni commercial-off-the-shelf (Cots) fornite sotto
budget.

Secondo i Cio il passaggio alla standardizzazione (il 95% prevede
di aumentare l'uso di Cots nel 2012) contribuirà a una
maggiore flessibilità generale, riscontrabile anche sul fronte
delle partnership con media company e società di contenuti, che
risulteranno più semplici da avviare o, per contro, terminare. Un
altro vantaggio sarà dato dalla riduzione delle implicazioni di
costo legate alla manutenzione di sistemi legacy limitanti, causa
di pesanti oneri per realtà imprenditoriali caratterizzate da
rapide fusioni e acquisizioni.

Un più ampio uso delle applicazioni Cots nel 2012 e la relativa
riduzione del Total Cost of Ownership consentiranno ai Cio di
destinare quote di budget maggiori ad attività a supporto di
crescita e sviluppo aziendali.

Un altro cambiamento riguarda le applicazioni verticali specifiche
dalle quali i Cio prevedono di staccarsi in quanto sono spesso
motivo di sforamento dei budget e richiedono integrazione superiore
e gestione più attenta.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Argomenti


Canali

Articoli correlati