SURVEY INTERNAZIONALE

Ovum, pc ancora “re” dello shopping online

Il 68% degli utenti globali utilizza desktop e laptop per acquisti sul web, contro il 20% di shopper da smartphone e il 14% da tablet

Pubblicato il 02 Dic 2013

L.M.

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Il pc resta il “re” degli acquisti online nel mondo. Quasi 2 consumatori su 3 a livello internazionale preferiscono usare un desktop o un laptop per lo shopping sul web invece che i dispositivi mobili: è quanto emerge da uno studio di Ovum su 15mila consumatori in 15 mercati nel mondo.

Se le vendite globali di pc sono in caduta, a tutto vantaggio dei device, nello shopping su Internet il personal computer mantiene saldamente lo scettro. A sceglierlo sono il 68% dei clienti, mentre solo il 20% usa il telefonino e il 14% il tablet.

Il 49% degli intervistati afferma di avere perplessità sull’utilizzo dei device per lo shopping a causa di questioni relative alla sicurezza. E il 47% sostiene di essere preoccupato che i suoi dati personali possano in qualche modo essere mal utilizzati.

“Le implicazioni sono significative per il crescente ecosistema del mobile commerce” sostiene Angel Dobardziev, principale analista di Ovum. “Quando si tratta di digital commerce – aggiunge – gli utenti si sentono più a loro agio con i pc e i latop. Questo dimostra che le strategie degli operatori puntate sulla rapida adozione dei servizi legati al mobile commerce abbiamo bisogno di una verifica”.

Secondo Dobardziev, i service provider dovrebbero trarre spunto dagli elementi che rendono le persone più a loro agio quando acquistano via pc e trasferirli all’m-commerce, in modo da costruire un rapporto di fiducia con gli utenti in mobilità.

Sempre stando ad Ovum, anche l’M-payment e i servizi finanziari su mobile possono costituire un ostacolo su questa strada.

Il 50% degli intervistati ha infatti risposto di non essere interessato a sperimentare i pagamenti da mobile nei prossimi 12 mesi, mentre meno del 20% effettua regolarmente transazioni finanziarie in mobilità. Nel frattempo solo il 35% usa regolarmente il proprio smatphone o tablet per controllare il conto bancario.

I dati comunque variano per regione e per età, con i consumatori nell’Asia-Pacifico che risultano in testa per adozione dei servizi finanziari su mobile, seguiti da quelli dell’Emea e delle Americhe. Per quanto riguarda le fasce di età, le persone dai 16 ai 34 anni hanno una doppia probabilità di utilizzare i servizi finanziari su mobile rispetto alle persone sopra i 35 anni.

“Non c’è alcun dubbio che in ultima analisi i dispositivi mobili saranno usati nella maggioranza dei nostri servizi online – conclude Dobardziev – ma nel settore dell’e-commerce c’è ancora un po’ di strada da fare. Per avere successo i service provider dovranno comprendere le preoccupazioni degli utenti”.

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