Pagamenti, scende in campo la Silicon Valley

L’industria dei pagamenti in piena evoluzione. BI Intelligence: i vendor di hardware e servizi potrebbero essere messi in crisi dalle nuove tecnologie e cercare di proteggersi con acquisizioni strategiche

Pubblicato il 01 Lug 2014

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Le nuove tecnologie per i pagamenti creano un nuovo ecosistema di player nell’industria delle carte di credito da cui alcune aziende emergeranno vincitrici e altre potrebbero soccombere sconfitte. E’ quanto si legge nell’ultima ricerca di BI Intelligence, focalizzata sull’industria delle carte di credito e di debito americana, un mercato che muove 4.000 miliardi di dollari.

L’ecosistema va ben oltre i “soliti noti” (MasterCard, American Express, Visa) per abbracciare una serie di aziende che ricoprono ruoli differenti come intermediari, la maggior parte come vendor che hanno relazioni dirette con i commercianti, cui forniscono la tecnologia e i servizi che aiutano le imprese ad accettare le carte di credito. Di recente, la Silicon Valley ha deciso di voler competere su questo mercato e ha introdotto una serie di servizi online, mobili e cloud-based in concorrenza con quelli offerti dai fornitori tradizionali.

Lo studio di BI Intelligence analizza le complesse interazioni tra i diversi attori “legacy” che sono dietro a ogni pagamento con carta di credito individuando le aziende che svolgono ruoli chiave sulla catena del valore e spiegando come due elementi di questa catena – i fornitori di hardware e i merchant service provider o Msp – siano particolarmente vulnerabili: sono questi fornitori, cioè, che possono più facilmente subire la concorrenza dei nuovi entranti.

Secondo lo studio, infatti, alcuni attori manterranno il loro posizionamento sul mercato: Visa e MasterCard, in particolare, resteranno una parte indispensabile della catena del valore perché non processano direttamente i pagamenti, ma forniscono, dice il report, “i binari su cui corre il sistema delle carte di credito”. Anche le aziende che elaborano le transazioni su carta di credito per i negozianti, come First Data, sono in una posizione forte. Al contrario, i produttori dell’hardware vero e proprio usato per accettare fisicamente i pagamenti con carta nei negozi (come i lettori di carte) e le centinaia di vendor noti come merchant service provider, o Msp, che mettono i negozi in condizione di accettare le carte di credito, potrebbero soffrire dell’ingresso di nuovi servizi e tecnologie.

A rischio anche i produttori di Pos, o hardware al punto vendita, e la minaccia qui è rappresentata dalla diffusione dei device mobili, facili e veloci da implementare.

Ci sono poi nuove società dei pagamenti, come PayPal, Leaf, Revel Systems, Square e altre, che potrebbero mettere in crisi gli Msp facendo da ponte tra il mondo offline e quello online. Ma non tutto è perduto per questi provider più tradizionali: hanno forti relazioni con la maggior parte dei negozianti che accettano le carte e con le banche e contano su solidi canali di marketing e un’ampia forza di vendita. Secondo BI Intelligence, i maggiori Msp cercheranno di acquisire le nuove tecnologie di pagamento per mitigare i rischi e restare competitive.

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