Pedro García Martín (Indra): “Italia strategica”

L’ad della “costola” italiana di una delle principali multinazionali di consulenza e tecnologia in Europa e America Latina: “Il vostro Paese è un asse fondamentale per l’espansione europea”

Pubblicato il 23 Giu 2014

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“Scommettiamo fortemente nel mercato Italia, perché costituisce un asse fondamentale della nostra espansione in Europa”. A dirlo è Pedro García Martín, amministratore delegato di Indra Italia, “costola” di una delle principali multinazionali nell’ambito della tecnologia e della consulenza in Europa e America Latina. Una realtà in piena espansione nei Paesi con economie emergenti, che punta sull’innovazione come asse centrale della propria strategia.

Perché questa scelta?
L’innovazione fa parte del Dna della nostra Società. È alla base della nostra attività e rappresenta la chiave di differenziazione della nostra offerta di soluzioni e servizi. Per questo siamo tra le aziende europee di tecnologia che più investono nella R&S all’interno del proprio settore. Negli ultimi tre anni in questo settore abbiamo investito oltre 570 milioni di euro, che rappresentano circa il 7% del nostro fatturato. Questa scommessa costituisce l’asse della nostra crescita ed è fondamentale per continuare a sviluppare la nostra tecnologia all’avanguardia, chiave per competere nello scenario economico globale.

Indra è un’impresa globale leader in Spagna e America Latina. Quali strategie di espansione?
La società è presente in 45 paesi in tutto il mondo. In linea con la nostra vocazione di società globale, da sempre abbiamo considerato strategica la nostra presenza nelle diverse aree geografiche dei cinque continenti. In America Latina siamo una delle quattro società di IT più importanti, dal 2010 abbiamo avuto una crescita media del 25%. Negli ultimi anni, abbiamo promosso la nostra presenza in Africa, Asia-Pacifico e Medio Oriente, che rappresentano il 13% del nostro fatturato. Ovviamente anche in Europa, che rappresenta, senza considerare il mercato spagnolo, il 20% del nostro fatturato e dove partecipiamo ad importanti progetti di gestione del traffico aereo, sistemi di ticketing e sicurezza, così come il trasporto terrestre e marittimo, smart city e processi elettorali.

E in Italia? Quanto scommettete sul mercato italiano e sui nostri giovani talenti?
L’Italia costituisce un asse fondamentale della nostra espansione in Europa. Nel 2011 abbiamo deciso di scommettere fortemente sulla nostra affermazione in Italia, che nonostante avesse un mercato maturo e molto competitivo, offriva interessanti opportunità di sviluppo. Da allora, abbiamo lavorato all’installazione delle nostre soluzioni e servizi nel paese, dove oggi contiamo su circa 600 professionisti che lavorano nelle nostre cinque sedi presenti a Roma, Milano, Napoli, Bologna e Matera. Grazie a questo lavoro, l’Italia è il quinto paese per volume di business di tutta la società. Senza dubbio uno dei fattori decisivi della nostra scommessa e consolidamento in Italia è stato il talento e l’alta formazione dei professionisti. Con l’obiettivo di sfruttare tutto il potenziale, abbiamo disposto in Italia il nostro centro di eccellenza globale per le tecnologie Customer Relationship Management e Computer Telephony Integration. E nel 2011 abbiamo integrato nella nostra rete dei 25 software lab (che operano in Europa, Asia e America Latina come laboratori avanzati di R&S) il centro di Napoli, dove oltre 150 persone sviluppano i prodotti e le soluzioni tecnologiche più innovative.

Quali iniziative nel nostro Paese?
Grazie al lavoro di implementazione della nostra offerta, oggi contiamo in Italia su un portafoglio di soluzioni e servizi da cui traggono beneficio le principali aziende. I nostri clienti sono leader nei propri settori e dobbiamo rispettare la loro riservatezza. Però, per citare solo alcuni dei nostri progetti attuali, possiamo sottolineare che, nel mercato delle telecomunicazioni, abbiamo sviluppato progetti per i tre principali operatori del settore. Così come nel mercato dell’energia, dove la nostra tecnologia è al servizio delle principali utilities italiane. In questo settore metterei in evidenza il roll out globale del modello corporativo economico finanziario Sap per Enel Green Power, che prevede l’inserimento dei nuovi moduli nelle aree finanziarie e logistiche e la loro successiva installazione nelle filiali di Spagna, Portogallo, Grecia, Stati Uniti, Canada e Messico. Naturalmente lavoriamo anche con alcune delle società ed enti pubblici italiani più importanti, che beneficiano della nostra esperienza nel settore Atm e Trasporto, Sicurezza e Difesa, per fare qualche esempio. Senza dimenticare i nostri progetti per alcune delle banche e compagnie assicurative più importanti presenti in Italia, oltre che per i principali gruppi industriali e mezzi di informazione del Paese.

Quali sono i principali progetti nel mondo?
Indra realizza progetti in 138 paesi di tutto il pianeta, per questo è molto complicato effettuare una selezione. Tra i progetti che attualmente stiamo sviluppando in Europa emergono i programmi paneuropei del Cielo Unico Europeo o il supporto alla gestione e controllo dei satelliti Galileo dell’Agenzia Spaziale Europea. Anche in Europa guidiamo il progetto Perseus, il futuro sistema europeo di vigilanza marittima, al quale partecipano altri 29 soci di 12 paesi. In questo stesso ambito di Sicurezza e Difesa possiamo evidenziare i nostri centri di gestione delle emergenze, come il Cisem di Madrid o il Cucc di Buenos Aires. Indra è anche una referenza mondiale nei settori della simulazione e gestione del traffico aereo, tra cui emergono, tra gli ultimi progetti, la consegna del simulatore Airbus A320 alla Cina, dove gestiamo il traffico aereo di 8 zone del paese. In Medio Oriente partecipiamo, per esempio, alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità La Meca-Medina in Arabia Saudita, mentre in Africa abbiamo iniziato vari progetti di installazione dei nostri sistemi di gestione commerciale per le società energetiche del Ghana e del Mozambico.

Quali prospettive per il futuro?
Il futuro è pieno di sfide e opportunità. E l’Italia è uno dei paesi europei nel quale la tecnologia sarà nei prossimi anni uno strumento decisivo.

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