GLI INCENTIVI

Pmi e startup innovative, sfondato il tetto dei 100 milioni di finanziamenti Mise

Boom di richieste nel mese di aprile, in particolare da parte di aziende attive nei settori dell’Ict, del manifatturiero e dei servizi di consulenza e ricerca e sviluppo. Le operazioni di investimento ammesse sono state 7.567, in forte aumento dalle 1.688 di fine marzo

Pubblicato il 11 Mag 2021

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Gli investimenti destinati a Startup e Pmi Innovative hanno registrato un forte incremento nel mese di aprile 2021, passando da 27 milioni a oltre 102 milioni di euro. Nello specifico, comunica il Ministero dello sviluppo economico, si tratta di finanziamenti agevolati attraverso l’incentivo del Mise avviato lo scorso 1 marzo 2021.

Come funziona l’incentivo

La misura prevede la concessione di un credito d’imposta del 50% in favore delle persone fisiche che investono nel capitale di queste imprese, nei limiti delle soglie fissate dal regime de minimis.

L’incentivo prevede una detrazione Irpef del 50% destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative o Pmi innovative. Le agevolazioni sono per l’appunto concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” (Regolamento 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013).

Ai fini della fruizione dell’incentivo e prima dell’effettuazione dell’investimento, il legale rappresentante della startup innovativa o della Pmi innovativa è tenuto a presentare istanza sulla piattaforma informatica “Incentivi fiscali in regime «de minimis» per investimenti in start-up e Pmi innovative”. L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente, o per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) che investano prevalentemente in startup innovative o Pmi innovative.

Per investimenti effettuati in startup innovative, l’investimento agevolabile ammonta a un massimo di 100 mila euro per ciascun periodo di imposta. Per investimenti effettuati in Pmi innovative, l’investimento agevolabile ammonta a un massimo di 300 mila euro per ciascun periodo di imposta (oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta).

Ai sensi del Regolamento “de minimis”, la startup innovativa o la Pmi innovativa destinataria dell’investimento non può ottenere aiuti di questa tipologia per più di 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

Dove sono stati diretti gli investimenti

Al 30 aprile le operazioni di investimento complessivamente ammesse sono state 7.567, rispetto alle 1.688 di fine marzo, mentre le agevolazioni concesse, dai 13 milioni di fine marzo, hanno raggiunto la cifra di 46 milioni di euro. Le imprese che hanno presentato le richieste sono complessivamente 1.164 e sono prevalentemente presenti nelle regioni Lombardia, Piemonte e Lazio.

Gli incentivi sono stati finora maggiormente richiesti da Startup e Pmi Innovative che operano prevalentemente nei settori dell’Ict, del manifatturiero e dei servizi di consulenza e ricerca e sviluppo.

Le imprese interessate, ricorda il Mise, potranno continuare a presentare domanda al Ministero per richiedere l’agevolazione attraverso la piattaforma online.

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