LA PARTITA DELLE FREQUENZE

700 Mhz, Pompei: “Stiamo valutando, occasione interessante”

Il numero uno di Enel Open Fiber rivela a CorCom l’ipotesi di discesa in campo nella partita delle frequenze. Intanto via al piano di investimenti per cablare Cagliari: 20 milioni di euro per 66mila unità abitative. 20mila clienti Tiscali migreranno sulla nuova rete nel 2018

Pubblicato il 24 Ott 2016

Andrea Frollà

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CAGLIARI – “Entro marzo 2018 copriremo 66mila unità abitative con un investimento da 20 milioni di euro: si tratta di una grande opportunità per il territorio, cittadini, PA e imprese. La scelta di Cagliari è anche un omaggio all’importanza che questa terra ha dedicato e sta dedicando all’economia digitale“. L’amministratore delegato di Enel Open Fiber (Eof), Tommaso Pompei, commenta così il piano della newco di Enel per la banda ultra-larga a Cagliari.

Le parole dell’Ad arrivano in occasione della firma della Convenzione con il Comune per la posa della fibra sul territorio comunale, avvenuta stamattina nella Sala del Retablo del Palazzo Comunale alla presenza del sindaco Massimo Zedda, dell’assessore alla Mobilità con delega ai servizi tecnologici Luisa Anna Marras e quello all’Innovazione tecnologica Claudia Medda.

“Noi non vendiamo servizi ai clienti finali, ma siamo un operatore infrastrutturale – ricorda Pompei –. In Italia ci sono 320 operatori di telecomunicazioni e abbiamo già stretto una cinquantina di accordi, mentre per altri siamo in fase di trattativa”.

A sinistra, l'Ad di Eof Tommaso Pompei. A destra, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda

“Nel mondo dei cittadini c’è un aspetto ludico legato allo streaming o al gaming, ma la disponibilità della banda ultra-larga rappresenta soprattutto un driver di interazione fra il cittadino e i servizi digitali delle amministrazioni”, aggiunge l’Ad di Enel Open Fiber che ricorda l’importanza delle infrastrutture anche in un’ottica di industria 4.0 che “ha bisogno della banda ultra-larga e permette alle imprese, anche quelle più delocalizzate, di far conoscere i propri prodotti in tutto il mondo e ricevere ordini”. Pompei commenta anche il piano Calenda che “va nella giusta direzione non solo per le importanti risorse messe in campo, ma anche e soprattutto per la vision strategica”, mentre ammette il possibile interesse per la futura asta delle frequenze 700MHz: “Potrebbe essere un’occasione interessante: è sicuramente una possibilità – rivela a CorCom – ci stiamo pensando”.

Il Comune cagliaritano avrà in tutto questo un ruolo chiave per garantire la celerità dei lavori. La collaborazione politica, aggiunge infatti Pompei, “è fondamentale e da Cagliari abbiamo avuto un’accoglienza al di là delle nostre aspettative. Il nostro modo di fare i lavori tende ad essere poco invasivo e cerchiamo di non creare problemi alla cittadinanza utilizzando tecniche avanzate”. Piena disponibilità del sindaco Zedda, che ricorda come Cagliari “parta da un insediamento di realtà innovative, fibra ottica diffusa in città e un ecosistema cittadino smart” e spiega che “la nuova rete consentirà alle imprese di sviluppare nuovi servizi e soprattutto sperimentare una capacità innovativa aumentata”

La roadmap individuata da Eof si inserisce negli obiettivi dell’Agenda digitale europea e prevede la copertura del 50% delle unità immobiliari, tra aree abitative e zone industriali, entro luglio 2017 e dell’80% entro marzo 2018, quando arriveranno ad essere cablate 66mila unità immobiliari con 500 chilometri di rete, dei quali 440 interrata e 60 aerea. La connessione ultra-veloce fino a 1Gbps in download e upload verrà portata a famiglie e imprese in modalità Ftth (Fiber to the home) e per la posa verrà utilizzata, in larghissima parte, l’insieme di sottoservizi e cavidotti già esistenti in città. Laddove ciò non sarà possibile, si procederà tramite microcantieri. L’investimento complessivo sarà di 20 milioni di euro e i lavori sono partiti da alcune settimane.

La Convenzione con Cagliari, che è la 5° città dove Enel Open Fiber ha avviato i cantieri assieme a Catania, Perugia, Venezia e Padova prevede che la società della energy company assicuri anche la gestione e la manutenzione della nuova infrastruttura.

La firma dell'accordo di partnership fra Riccardo Ruggiero, Ad di Tiscali (a sinistra) e l'Ad di Eof Tommaso Pompei (a destra)

E a Cagliari inizierà a produrre i suoi effetti l’asse di Eof con Tiscali, annunciata a fine luglio e sugellata oggi. “Abbiamo il 40% del mercato a Cagliari e per noi migrare la nostra clientela su un’infrastruttura in fibra Ftth fino a 1 Gbps è una grande occasione – spiega l’Ad di Tiscali, Riccardo Ruggiero, dopo la firma sull’accordo ufficiale di partnership avvenuta oggi nel capoluogo sardo –. Enel open fiber, avendo un programma di sviluppo su Cagliari di copertura dell’80%, rappresenta per noi un partner wholesale importante e speriamo di garantire il prima possibile la connessione ultra-veloce”.

Nel dettaglio, l’accordo con Eof per Cagliari prevede la migrazione di 20mila clienti Adsl di Tiscali sulla fibra della newco di Enel entro marzo 2018. Questo processo avverrà, spiega un comunicato congiunto, in parallelo al piano di roll-out della rete in fibra ottica di Eof. “L’accordo si estende anche ad altre città dove abbiamo già clienti e dove vogliamo conquistarne di nuovi e integra gli investimenti già avviati con la rete di accesso Lte Wireles Fiber to the home che stiamo realizzando con particolare focus sulle aree di digital divided”, aggiunge Ruggiero che non prevede per il futuro problemi di domanda dei nuovi servizi ultra-veloci: “La geografia italiana non aiuta: c’è una forte dispersione di piccoli comuni e municipalità che manca in molti altri paesi europei. Ma in Italia c’è domanda ultrabroadband: tutti ne hanno bisogno e tutti ne vogliono”. L’intesa prevede infine anche la fornitura da parte di Tiscali ad Eof di due collegamenti trasmissivi con una capacità di 10 Gigabit ciascuno per la connessione tra Cagliari e Roma.

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