SERVIZI INTERNET

Pierani (Altroconsumo): “Riconosciuto diritto del cittadino all’innovazione”

Il responsabile Relazioni Esterne dell’associazione a CorCom: “La proposta approvata dalla Camera mette l’utente al centro dell’ecosistema Internet. Stop oligopoli”

Pubblicato il 08 Lug 2016

Federica Meta

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“Non possiamo che essere favorevoli a una legge che mette il consumatore al centro dell’ecosistema Internet”. Marco Pierani, responsabile Relazioni Esterne di Altrconsumo, commenta a CorCom il via libera della Camera alla proposta di legge Quintarelli su net neutrality e servizi Internet.

Cosa la convince della provvedimento?

Prima di tutto il fatto che al consumatore vengano riconosciuti diritti di accesso a Internet da tutelare ex ante, non ex post come accaduto finora. È da poi da sottolineare che, se questa legge venisse approvata così come uscita dalla Camera al Senato, porrebbe l’Italia al di sopra dei livelli normativi e di protezione superiori a quelli Ue.

Perché?

Perché appunto, per la prima volta, viene riconosciuto all’utente il diritto di accedere liberamente contenuti, servizi e applicazioni – ovviamente legali – su qualunque piattaforma, senza alcun condizionamento da parte di chi quella piattaforma gestisce. Detto in poche parole al cittadino-utente viene riconosciuto all’innovazione.

Se la proposta diventasse legge, nella pratica, cosa succederebbe a un utente che utilizza il suo device?

Cessa di essere utente passivo di servizi “prioritizzati”, ad esempio. Adesso il consumo di giga avviene per l’accesso a servizi che non sono Internet in senso stretto, ma ad applicazioni “piazzate in prima fila” dal gestore. Ecco, questo non accadrà più a meno che non ci sia chiarezza al momento della stipula del contratto con l’operatore.

Novità anche sul fronte sanzionatorio?

Agcom potrà erogare subito sanzioni su una gestione sbagliata del traffic management. Un passo avanti se se considera che, ad oggi, l’autorità può solo interpretare le norme Ue. Da sottolineare anche il fatto che, avendo riconosciuto un diritto così cogente ai consumatori, questi potrebbero anche agire in sede giudiziaria come singoli o via class action.

Che impatto potrebbe avere la legge sul mercato del digitale in Italia?

Ovviamente fare stime numeriche è un azzardo. Ma forse è più iportante evidenziare il fatto che le norme vanno ad intaccare situazioni di monopolio-oliogopolio, aprendo la strata a startup e piccole e medie imprese. Il tutto a beneficio non solo dell’ecosistema Internet ma di tutto il sistema produttivo italiano.

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