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Qualcomm, boom dei chip per l’automotive: la pipeline sale a 30 miliardi

La linea di business ha registrato una crescita record di 10 miliardi nel giro di due mesi. Siglata una collaborazione con Mercedes-Benz per l’utilizzo della piattaforma Snapdragon Cockpit

Pubblicato il 23 Set 2022

chip automotive

Le attività di Qualcomm nel settore automobilistico valgono oggi 30 miliardi di dollari, un aumento di oltre 10 miliardi nel giro di un paio di mesi, da quando i risultati del terzo trimestre sono stati annunciati a fine luglio. Il boom è dovuto essenzialmente al successo di Snapdragon Digital Chassis, piattaforma utilizzata dalle case automobilistiche e dai loro fornitori, ha affermato Qualcomm durante l’Automotive Investor Day. Lo Snapdragon Digital Chassis fornisce tecnologia di guida assistita e autonoma, nonché infotainment in auto e connettività cloud.

Le prospettive per i prossimi dieci anni

Con l’aumento dei veicoli elettrici in circolazione e soprattutto delle funzionalità autonome nelle automobili, il numero di chip utilizzati dalle case automobilistiche continua infatti a crescere. “Quando si pensa a un’automobile entry level abbiamo un’opportunità di circa 200 dollari, che si estende fino a 3.000 dollari passando alla gamma di livello superiore”, ha affermato Akash Palkhiwala, Cfo di Qualcomm. “Col passare degli anni il mix continuerà a spostarsi verso la fascia alta, quindi le opportunità per noi continueranno a espandersi”. Qualcomm ha inoltre fatto sapere che la dimensione di questo specifico mercato potrebbe crescere fino a 100 miliardi di dollari entro il 2030. Nell’anno fiscale 2022, il gruppo stima che i suoi ricavi nel settore automobilistico saranno di circa 1,3 miliardi di dollari, dai 975 milioni di dollari dell’anno precedente. Entro l’anno fiscale 2026, si stima che il fatturato salirà a oltre 4 miliardi e nell’anno fiscale 2031 a oltre 9 miliardi.

La nuova collaborazione con Mercedes sulla piattaforma Snapdragon Cockpit

Prova della spinta che il business di Qualcomm sta ricevendo dal mercato automobilistico è l’annuncio della collaborazione avviata con Mercedes-Benz per l’utilizzo delle soluzioni Snapdragon Digital Chassis. Basandosi sul rapporto tecnologico di lunga data tra le due aziende, che si estende su più generazioni di tecnologie, Mercedes-Benz sta infatti integrando le piattaforme Snapdragon Cockpit per alimentare le cabine di guida digitali e le piattaforme Snapdragon Automotive Connectivity per i sistemi telematici nei prossimi veicoli. “Combinando l’esperienza di Mercedes-Benz nell’innovazione dei veicoli con il crescente portafoglio di soluzioni automobilistiche di Qualcomm Technologies, gli sforzi collettivi delle due aziende mirano a offrire ai consumatori esperienze di guida personalizzate, intuitive e più sicure”, si legge in una nota.

Più nello specifico, Mercedes-Benz sta sfruttando le piattaforme Snapdragon Cockpit per alimentare sistemi di infotainment intuitivi e intelligenti. I sistemi di nuova generazione offriranno esperienze di bordo ricche e coinvolgenti, nonché soluzioni di intelligenza artificiale intuitive per l’assistenza virtuale in auto, interazioni naturali tra il veicolo e il conducente, adattando il veicolo alle esigenze del conducente e del passeggero. Grazie alle piattaforme di connettività automobilistica Snapdragon, i veicoli Mercedes-Benz sono inoltre dotati di connessione ultraveloce, tempi di risposta rapidi alla rete e affidabilità necessari per supportare le esperienze sempre attive, sempre connesse e la sicurezza.

E Tesla “richiama” oltre un milioni di veicoli

La digitalizzazione dei veicoli del resto comporta una serie di vantaggi anche quando si tratta di intervenire su prodotti che manifestano problemi di funzionamento. Tesla per esempio sta “richiamando” quasi 1,1 milioni di veicoli statunitensi perché il sistema di inversione automatica dei finestrini potrebbe non reagire correttamente dopo aver rilevato un’ostruzione, aumentando così il rischio di lesioni per i passeggeri.

Ma non si tratta di un richiamo in senso tradizionale, con visita del veicolo nelle officiente autorizzate: il produttore di veicoli elettrici ha informato la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa) di un aggiornamento software via etere del sistema di inversione automatica dei finestrini. Il richiamo riguarda alcuni lotti di veicoli Model 3, Model Y, Model S e Model X.

Tesla sostiene di non essere a conoscenza di richieste di garanzia, rapporti sul campo, incidenti, lesioni o decessi relativi al richiamo, spiegando che comunque a partire dal 13 settembre, i veicoli in produzione e in pre-consegna hanno ricevuto un aggiornamento software che imposta il funzionamento degli alzacristalli elettrici ai requisiti.

L’aggiornamento del software “migliora la calibrazione del comportamento del sistema di inversione automatica dei finestrini del veicolo”, ha dichiarato Tesla, con una puntualizzazione dell’amministratore delegato, Elon Musk riguardo all’utilizzo del termine “richiamo”, utilizzato sia dalla Nhtsa, sia da Tesla stessa. “La terminologia è obsoleta e imprecisa. Questo è un piccolo aggiornamento software via etere. Per quanto ne sappiamo, non ci sono stati feriti”, ha twittato Musk.

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