IL CASO

Qualcomm, il tribunale Ue annulla la multa da 1 miliardo

Annullata la decisione con cui la Commissione europea, nel 2018, aveva inflitto un’ammenda da 997 milioni di euro al colosso Usa per abuso di posizione dominante nei chip. “Irregolarità procedurali che hanno pregiudicato i diritti della difesa”

Pubblicato il 15 Giu 2022

F. Me

Chip

Il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione della Commissione europea di sanzione con circa un miliardo di euro Qualcomm per abuso di posizione dominante sul mercato mondiale dei chipset, in particolare con il vincolo imposto ad Apple di fornirsi esclusivamente dalla società per i chip Lte. Secondo il Tribunale, ci sono state varie irregolarità procedurali che hanno pregiudicato i diritti della difesa della Qualcomm e l’analisi dell’esecutivo europeo sulla condotta dell’azienda è da respingere.

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Il caso

La Commissione europea aveva inflitto nel gennaio del 2018 un’ammenda di quasi un miliardo di euro alla Qualcomm per abuso di posizione dominante sul mercato mondiale dei chipset compatibili con lo standard di telefonia cellulare Long-Term Evolution (Lte) relativamente al periodo da febbraio 2011 a settembre 2016. Secondo la Commissione, esistevano accordi che prevedevano premi a titolo di incentivo, in base ai quali la Apple doveva rifornirsi esclusivamente dalla Qualcomm per il suo fabbisogno di chipset Lte.

E questi premi, per Bruxelles, producevano effetti anticoncorrenziali, in quanto avevano disincentivato la Apple dal passare a fornitori di chipset Lte concorrenti. Qualcomm è una società americana che sviluppa e fornisce baseband chipset, prodotti destinati all’inserimento in smartphone e tablet che si collegano alle reti cellulari e che sono utilizzati sia per la trasmissione vocale che per la trasmissione di dati. I chipset sono quindi venduti a fabbricanti di apparecchiature originali, tra cui la Apple, che li incorporano nei loro apparecchi.

La sentenza

Il Tribunale dell’Ue, con la sentenza di oggi, annulla integralmente la decisione della Commissione, basandosi da un lato sulla constatazione di varie irregolarità procedurali che hanno leso i diritti della difesa della Qualcomm e, dall’altro, su un’analisi degli effetti anticoncorrenziali dei premi. Per quanto riguarda il mancato rispetto dei diritti della difesa della Qualcomm, il Tribunale evidenzia diverse irregolarità nelle quali la Commissione sarebbe incorsa nella fase della costituzione del fascicolo di causa, come il fatto che la Commissione non abbia pienamente rispettato il dovere di registrazione di ogni colloquio svolto per raccogliere informazioni. Inoltre, il Tribunale osserva che la decisione impugnata si limita a prendere in considerazione un abuso di posizione dominante sul solo mercato dei chipset Lte, mentre la comunicazione degli addebiti riguardava un abuso tanto su questo mercato quanto su quello dei chipset Umts (Universal mobile telecommunications system).

Per questo, secondo il Tribunale, la Commissione ha violato i diritti della difesa della Qualcomm dal momento che avrebbe dovuto ascoltare l’azienda su questo punto, ma non lo ha fatto. Per quanto riguarda i premi, il Tribunale rileva che la Commissione, nel considerare che questi potessero restringere la concorrenza rispetto all’intero fabbisogno della Apple di chipset Lte, tanto per gli iPhone quanto per gli iPad, ha omesso di prendere in considerazione tutte le circostanze pertinenti ed è viziata da illegittimità. Inoltre, il Tribunale constata che la conclusione secondo cui i premi avevano effettivamente disincentivato la Apple dal passare ai concorrenti della Qualcomm per rifornirsi di chipset Lte per il suo fabbisogno per taluni modelli di iPad da lanciare nel 2014 e nel 2015 non è sufficiente a dimostrare il loro carattere anticoncorrenziale rispetto all’intero fabbisogno della Apple.

Infine, il Tribunale rileva che, in ogni caso, la Commissione non ha sviluppato un’analisi che permetta di sostenere la conclusione che i premi abbiano effettivamente disincentivato la Apple dal passare ai concorrenti della Qualcomm per rifornirsi di chipset Lte per taluni modelli di iPad da lanciare nel 2014 e nel 2015.

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