L'EVENTO

Quale etica per il tech design? La risposta al WUD 2018

Il World usability day aprirà i battenti al Parco Leonardo di Fiumicino (Roma) l’8 e il 9 novembre. Focus sullo sviluppo di servizi digitali che mettano l’uomo al centro. Frinolli (ceo di nois3 e founder di WUDRome): “Come designer abbiamo una responsabilità enorme: possiamo influenzare i comportamenti delle persone nel modo in cui progettiamo di soddisfare i loro bisogni”

Pubblicato il 26 Ott 2018

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Design for Good or Evil: il design buono, quello che guida le persone e rispetta i propri utenti, ma anche il design cattivo, in cui i principi e le regole condivise per creare interfacce e prodotti usabili sono sovvertite e gli utenti vengono condotti su percorsi ingannevoli. Su questo focus su cui si confronteranno gli oltre 20 speaker italiani e internazionali durante le due giornate della quinta edizione del World Usability Day Rome, in programma per l’8 e il 9 novembre a Parco Leonardo, Fiumicino (Roma).

“Viviamo in un’epoca post-digitale e investigare i bisogni seguendo i principi dello Human Centered Design diventa imprescindibile. Come Designer abbiamo una responsabilità enorme: possiamo influenzare i comportamenti delle persone nel modo in cui progettiamo di soddisfare i loro bisogni – spiega Carlo Frinolli, ceo di nois3 e Founder di WUDRome – Non dobbiamo quindi dimenticarci o tralasciare elementi che possano essere usati contro gli interessi delle stesse persone per cui progettiamo, né dobbiamo sottovalutare l’impatto che alcune scelte, magari con un ritorno di brevissimo termine, possano avere su un periodo più lungo. Per questo, nel bene o nel male, dobbiamo ricordarci del nostro ruolo e costruire insieme una realtà migliore.”

La tecnologia infatti non è mai neutrale, ma è piena di inevitabili ripercussioni politiche, sociali e morali. Partendo da questo presupposto che Cennydd Bowles, scrittore, serial public speaker e digital products designer- con aziende come Twitter, Ford, Cisco e Bbc tra i suoi clienti-, aprirà i lavori della quinta edizione del WUDRome. Un viaggio attraverso le sfide che le nuove tecnologie impongono alle aziende- AI, Sorveglianza Globale, IoT, veicoli a guida autonoma- in un processo ancora tutto da definire.

E una sfida, a designer e ingegneri, a creare prodotti positivi per le nuove generazioni, in una sessione che esplorerà e illuminerà ogni implicazione etica delle tecnologie emergenti.

Insieme con Bowles, Lorenzo Fabbri, Head of Content Design del Team per la Trasformazione Digitale, focalizzerà l’attenzione sull’ importanza delle parole e la conseguente necessità, per UX writer, tech writer e content designer, di integrare efficacemente un corretto linguaggio verbale all’interno di un design system. Un metodo cruciale per arginare il diluvio di scorrettezze, cattive traduzioni, duplicazioni dannose, ingenuità e inutili complicazioni linguistiche.

Katy Arnold, Head of User Research The Home Office Gov UK,  illustrerà i progressi compiuti negli ultimi anni dall’amministrazione britannica nella modernizzazione dei servizi al pubblico, rilasciati con successo in una nuova veste che tiene conto principalmente dell’elemento più importante: l’utente finale.

Organizzato per il quinto anno consecutivo dalla Experience Design Agency nois3, il World Usability Day porta avanti la mission di diffondere buone pratiche di progettazione e user centered design, e si inserisce in un network verticale ampio e consolidato negli anni.

Tra gli altri ospiti, Pietro Gregorini, Art Director Solo in cartolina; Matteo Cadeddu- Membership & Engagement Manager di Change.org; Federica Fragapane, Visual & Information Designer, presente a WUDRome con uno speech dal titolo “The Stories behind a line. Una narrazione visiva del viaggio di sei richiedenti asilo”.

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