LA RICERCA

Quality assurance, intelligenza artificiale per migliorare la customer experience

I dati della decima edizione del World Quality Report 2018 a firma di Capgemini e Sogeti in collaborazione con MicroFocus: sarà l’automazione la forza più dirompente a guidare la trasformazione del settore del testing nei prossimi 24-36 mesi

Pubblicato il 17 Set 2018

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La customer experience è la priorità numero uno per le attività di quality assurance. A sancirlo è la decima edizione del World quality report di Capgemini e Sogeti, realizzato in collaborazione con Micro Focus. In quest’ottica lo studio registra una convergenza di Intelligenza Artificiale (IA), machine learning e analytics – e la loro capacità di abilitare l’automazione intelligente – come la più dirompente delle forze in grado di guidare la trasformazione in ambito QA e testing nel corso dei prossimi due-tre anni.

La ricerca misura l’importanza dei task di QA/testing per 1.700 Cio e altri professionisti senior del comparto tech, su 10 settori in 32 paesi differenti, emerge che la capacità di “assicurare la soddisfazione del cliente finale” è la priorità principale (con un punteggio medio di 5,85 su 7), seguita dalla necessità di “identificare difetti di software prima della fase di lancio”, con un punteggio di 5,81 su 7, infine, ”incrementare la qualità di software o prodotti” (anch’esso con 5.81 punti su 7).

Dal report emerge inoltre che, grazie alla predominanza degli obiettivi di customer experience, le aziende stanno già utilizzando l’Intelligenza Artificiale per ottimizzare la Quality Assurance. Fino al 45% degli intervistati afferma di aver implementato l’automazione intelligente, mentre il 57% dichiara di aver iniziato a sperimentare nuovi approcci per testare le applicazioni intelligenti, tra cui soluzioni di Intelligenza Artificiale e Machine Learning. Inoltre, il 59% delle aziende intervistate ha affermato che il prossimo anno si concentrerà sulle analisi predittive, il 54% di essere interessato alla robotics automation, infine il 35% al machine learning.

 “La Quality Assurance non è più una funzione di back office – spiega Alessandro Kowaschutz, head of practices di Capgemini Business Unit ItalyAl contrario, si tratta di un’attività di fondamentale importanza che influisce direttamente sulla customer experience, e il World Quality Report di quest’anno dimostra che i professionisti del settore IT ne sono più consapevoli che mai. Nel futuro prossimo, i team IT devono aggiornarsi continuamente e abbracciare le nuove tecnologie per stare al passo con l’IA e con la trasformazione guidata dall’automazione”.

Questi sviluppi tecnologici nel campo del quality testing porteranno inoltre alla nascita di nuove figure professionali, come l’AI QA strategist, e il data scientist e AI test expert.  “La carenza di skill è un grande ostacolo che le aziende dovranno superare – prosegue Kowaschutz – lavorare con l’IA richiede professionisti con competenze differenti, come ad esempio conoscenza degli algoritmi, ottimizzazione matematica e business intelligence. Il dipartimento IT del futuro disporrà di un maggior numero di data scientist, AI test expert e strategist rispetto al passato”.

La reattività, la competitività e l’innovazione nel settore, inoltre, renderanno necessario elaborare grandi quantità di dati, strutturati e non: “Attualmente i clienti interagiscono sempre più con le aziende su piattaforme tecnologiche complesse, attraverso più dispositivi – sottolinea Raffi Margaliot, senior vice president e general manager application delivery management di Micro Focus – Una user experience senza soluzione di continuità è dunque un aspetto fondamentale di questo percorso. Con una maggiore sperimentazione in ambito IA, analytics e IoT, le aziende devono concentrarsi rapidamente sullo sviluppo delle competenze specifiche dei propri team di testing per riuscire ad adattarsi al panorama tecnologico in fase avanzata”.

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