LA RISTRUTTURAZIONE

Rallenta il business mobile Nokia, nuovi tagli in arrivo

La contrazione del mercato broadband per smartphone, il fallimento di Oi in Brasile e i costi di ristrutturazione pesano sui conti del secondo trimestre. Il Ceo Suri annuncia nuovi risparmi e un miglioramento a fine anno

Pubblicato il 04 Ago 2016

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Nokia spinge con ancora più determinazione sul piano per la riduzione dei costi, in linea con la strategia di razionalizzazione già varata ma anche in risposta al rallentamento del mercato del mobile broadband nel secondo trimestre che ha causato una forte contrazione di fatturato e utili.

Il gruppo finlandese ha riportato revenue pro forma, dopo aver tenuto conto dell’acquisizione di Alcatel-Lucent, in calo dell’11% anno su anno a 5,6 miliardi di euro, mentre l’utile operativo adjusted è crollato del 49% a 332 milioni. Il risultato netto è una perdita di 726 milioni, che risente soprattutto dei costi di ristrutturazione (600 milioni di euro) che Nokia ha dovuto affrontare per l’integrazione di Alcatel-Lucent ma anche del write-off di un credito che vantava in Brasile dall’operatore Oi che ha avviato la procedura fallimentare.

In particolare la divisione reti, Nokia Networks, ha riportato vendite in calo dell’11% a 5,2 miliardi di euro e le reti mobili hanno inciso per circa l’80% su questa flessione, ha riferito la casa finlandese. Il margine operativo del 6% è di quasi un punto inferiore per l’impatto causato dal fallimento di Oi. Le revenues della divisione Nokia Technologies risultano pure in calo dell’11%, con vendite scese a 194 milioni.

Il Ceo Rajeev Suri ha detto che l’azienda si aspettava condizioni deboli sul mercato e anzi la pressione sulle vendite non si allenterà nell’immediato. Suri ha però aggiunto che Nokia prevede un lieve miglioramento sequenziale delle vendite e del margine operativo nel business delle reti nel terzo trimestre e un miglioramento significativo nel quarto rispetto al terzo. In più, ha detto Suri, l’integrazione con Alcatel-Lucent va avanti con successo e l’obiettivo è di incrementare i risparmi: Nokia ora pensa di ridurre i costi operativi di 1,2 miliardi di euro entro il 2018, contro il precedente target di 900 milioni, rispetto ai livelli del 2015.

L’azienda finlandese potrebbe anche cercare “opzioni strategiche” per l’attività nei cavi sottomarini ereditata da Alu e organizzata come unità autonoma.

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