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ReddiTest, online l’auto-diagnosi fiscale

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate il software per misurare la coerenza fra reddito e spese sostenute. Il direttore generale Attilio Befera: “Chi non evade non ha da temere”

Pubblicato il 20 Nov 2012

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Arriva il ReddiTest, lo strumento fai-da-te per misurare la coerenza tra reddito e spese sostenute. Da questa mattina il software per l’auto-diagnosi della propria situazione fiscale si può scaricare online dal sito delle Entrate. “Serve ad aiutare i contribuenti – ha spiegato il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera – ad essere coerenti nel rapporto tra spese ed entrate. Non è obbligatorio: se uno non è evasore e spende quello che guadagna o ha risparmiato, non ha nulla da temere”. Per utilizzarlo “non serve tenere una contabilità o conservare lo scontrino del panettiere”, ha aggiunto, ma solo alcune informazioni.

In particolare per dare inizio al test occorre indicare la composizione della famiglia, il Comune di residenza e vanno poi inserite le spese più significative sostenute dal nucleo familiare durante l’anno. Le voci di spesa sono aggregate in sette “macrocategorie”: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero, cura della persona, spese varie, investimenti immobiliari e mobiliari netti. Per quanto riguarda le entrate bisogna considerare tutti i redditi nel complesso del nucleo familiare, quindi anche quelli esenti o a tassazione separata o da capitale, come cedolare secca o Bot. Al termine della procedura l’applicazione attiva un semaforo: se si accende la luce verde la situazione del contribuente è coerente, invece la luce rossa è un “no”. Sul canale Youtube dell’Agenzia, “entrate in video”, sono stati pubblicati un filmato che illustra passo dopo passo il funzionamento del redditest e un cartoon che risponde ai dubbi dei contribuenti sul nuovo software. L’Agenzia delle Entrate assicura che i dati inseriti nel Redditest restanno privati.

Dalla simulazione attuata sulle famiglie italiane per definire il Redditest (e anche il nuovo redditometro) sono emerse 4,3 milioni di dichiarazioni non coerenti. Inoltre quasi un milione di famiglie dichiara redditi “molto vicini allo zero” ma spende molto di più.

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