WELFARE

Reddito di cittadinanza, in cantiere l’app per incrociare domanda e offerta di lavoro

Sarà la ministra dell’Innovazione Paola Pisano a coordinare la task force che, entro sei mesi, dovrà rilasciare la piattaforma di mismatching. Ma servirà cambiare la legge istitutiva del sussidio che affidava ad Anpal il compito

Pubblicato il 28 Set 2020

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Un app per incrociare domanda e offerta di lavoro e rendere più efficiente l’erogazione del reddito di cittadinanza. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha chiesto alla ministra dell’Innovazione, Paola Pisano di sviluppare una piattaforma ad hoc: si punta, in questo modo, a verificare chi rifiuti proposte di lavoro ed, eventualmente, decidere se sospendere il sussidio. Il primo tassello – questo – per dare sprint alle politiche attive per il lavoro, parte integrante del reddito di cittadinanza. Ma che non sono mai state avviate.

In cantiere l’istituzione di una task force in grado di sviluppare in 6 mesi una piattaforma di collegamento tra i sistemi delle Agenzie per il Lavoro regionali.

Il sistema operativo unico dovrebbe poi trasformarsi in una vera e propria app che incroci domanda e offerta rendendo praticamente impossibile rifiutare un lavoro. Il governo non esclude la possibilità di incentivi alle imprese che aderiscano alla piattaforma.

Lo scopo finale è far sì che su un’azienda cerca un lavoratore sappia dove trovarlo e che il lavoratore sappia,a  sua volta, che le sue competenze sono richieste.

In realtà la piattaforma doveva essere realizzato dall’Anpal, guidata da Mimmo Parisi, ma il progetto è rimasto al palo.

Il decreto del marzo 2019 istitutivo del reddito di cittadinanza stabiliva infatti che “Al fine di consentire l’attivazione e la gestione dei Patti per il lavoro e dei Patti per l’inclusione sociale (…) è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Sistema informativo del Reddito di cittadinanza. Nell’ambito del Sistema informativo operano due apposite piattaforme digitali dedicate al Rdc, una presso l’Anpal, per il coordinamento dei centri per l’impiego, e l’altra presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per il coordinamento dei comuni, in forma singola”.

Se Pisano si occuperà della piattaforma sarà necessaria anche una modifica al testo di legge.

Gli sgravi per le imprese

Già da metà novembre le aziende che volessero assumere percettori del Reddito di cittadinanza ottenendo il beneficio previsto dalla legge potranno farlo. 

L’Inps ha rilasciato la procedura informatica per richiedere l’incentivo per l’assunzione dei percettori di Reddito di cittadinanza. L’incentivo spetta ai datori di lavoro che assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato i beneficiari di Reddito di cittadinanza. L’agevolazione che si chiama “Srdc” (Sgravio Reddito di Cittadinanza) consente alle imprese che assumono titolari di Reddito di avere l’esonero dei contributi previdenziali (non di quelli Inail) nel limite dell’importo mensile del Rdc percepito dal lavoratore all’atto dell’assunzione. Il tetto massimo sarà di 780 euro al mese e lo sgravio si potrà percepire per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario stesso (ma comunque per almeno 5 mensilità).

La piattaforma che ha in mente il governo dovrebbe facilitare anche l’accesso delle imprese a questo bonus.

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