IL VIAGGIO

Renzi missione Usa: “Italia più aperta all’innovazione”

Iniziata la trasferta del presidente del Consiglio. Dopo la cena all’Università di Stanford, il premier vede Luca Maestri, Cfo di Apple, e Diego Piacentini, vicepresidente di Amazon. In programma incontri con i responsabili di 150 startup italiane e con gli scienziati e i docenti della “fuga dei cervelli”

Pubblicato il 22 Set 2014

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Matteo Renzi è sbarcato a San Francisco quando in Italia era notte fonda, per iniziare il suo tour che negli Stati Uniti lo porterà tra l’altro a toccare con mano le eccellenze dell’hi-tech, dell’innovazione e della new economy oltreoceano.

Come primo appuntamento nell’agenda del presidente del consiglio la cena organizzata dal rettore dell’università di Stanford, John Hennessy, con imprenditori, top scientist e opinion leader della Silicon Valley e della Bay area. Per Apple il premier ha incontrato il Chief financial officer Luca Maestri, e per Amazon il vicepresidente Diego Piacentini e per Cisco System il Chief development officer Mario Mazzola.
A seguire, nel programma di oggi, c’è la visita a Twitter, dove incontrerà l’ad Dick Costolo, a Yahoo!, dove vedrà Melissa Mayer, e a Google.

Nel programma del premier c’è anche un incontro con i responsabili di 150 startup italiane nella Silicon Valley, a cui prendono parte anche il Digital Champion Ricccardo Luna, che ha annunciato con un tweet la sua presenza, e Paolo Barberis, fondatore di Dada e attuale animatore dell’acceleratore d’impresa Nana Bianca. A seguire l’incontro con una rappresentanza dei più di 5mila scienziati e docenti che ormai lavorano in questa zona della California, fino all’inaugurazione della scuola internazionale bilingue di San Francisco, frequentata dai figli degli Italiani che si sono trasferiti in Usa nella cosiddetta “fuga dei cervelli”.

“Da decenni – racconta a Repubblica Francesco Lacapra, vicepresidente della Peaxy di San Jose – in Italia c’è un clima ostile nei confronti di chi si occupa di innovazione tecnologica. Lasciamo stare i paragoni con la Silicon Valley, e impariamo almeno dall’India su come migliorare la qualità dell’istruzione scientifica e tecnologica. Far tornare indietro i nostri cervelli finiti all’estero è irrealistico, basterebbe incentivare i giovani che sono ancora in ITalia a non cercare soluzioni permanenti all’estero”. E se Andrea Calcagno di Cloud4Wi propone che “il 30% degli acquisti della pubblica amministrazione sia rivolto alle nostre start-up”, Valeria Sandei , a capo di Almawave, propone come soluzione il modello delle “multinazionali leggere”: “Invece di insehguire la produzione di auto a Termini imerese – sostiene – perché non puntare su uno sviluppo nel software? Nel modo del software i tradizuionali handicap del Sud come l’arretratezza nella logistica hanno scarsa importanza”.

Alla cena di San Francisco, oltre al premier Italiano, erano presenti tra gli altri anche due ex segretari di Stato americani, George Shultz e Condoleeza Rice. Nell’occasione Renzi ha indirizzato agli invitati un breve saluto, in cui ha sottolineato l’apertura dell’Italia verso l’innovazione tecnologica: “Ci sono resistenze – ha detto – ma l’Italia vuole aprirsi, non chiudersi”.

Il soggiorno del presidente del Consiglio negli Stati Uniti durerà in tutto sei giorni, durante i quali Renzi si sposterà anche a New York, dove parteciperà all’assemblea generale delle Nazioni Unite, e poi a Detroit, intrecciando i temi dell’attualità internazionale con quelli più specificamente italiani e con l’esigenza di mettere le basi per legami internazionali che possano facilitare il Paese verso la crescita economica.

Domani è in programma la tappa di New York City. Renzi parteciperà alla sessione d’apertura della 69esima assemblea generale dell’Onu al palazzo di vetro, in cui il suo intervento è previsto per giovedì. Al vertice sui cambiamenti climatici il premier incontrerà per un colloquio anche l’ex presidente Bill Clinton e sua moglie Hillary, che potrebbe essere uno dei candidati democratici per la prossima corsa alla Casa Bianca.
Sempre per giovedì è in programma un intervento del presidente del Consiglio al Council on Foreign Relations, che il premier incentrerà sui temi economici e sull’occupazione giovanile.

La trasferta si concluderà venerdì a Detroit, la capitale dell’auto Usa, dove insieme al numero uno di Fiat, Sergio Marchionne, Renzi visiterà gli stabilimenti di Fiat Chrysler Automobile, ad Auburn Hills.

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