STRATEGIE

Retelit scommette sul Mezzogiorno 4.0: IoT e multicloud le tecnologie chiave

L’azienda rilancia sugli investimenti in Puglia considerata “snodo cruciale” per tutto lo sviluppo del Sud Italia. Il Data Center di Triggiano destinato a diventare un hub per i progetti smart dedicati a città, porti e agricoltura

Pubblicato il 08 Ott 2019

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Il rilancio dell’economia italiana, e del Mezzogiorno in particolare, è possibile se si riparte dai propri punti di forza e dalle proprie vocazioni territoriali, investendo sui settori chiave e sulle infrastrutture materiali e immateriali che ne supportano lo sviluppo, come la logistica e l’innovazione digitale. Lo dicono tutti i principali studi sul Mezzogiorno e ne è convinta Retelit: l’operatore Ha delineato a Bari alla 5° tappa dell’evento itinerante “Huawei Smart City Tour” la propria strategia smart per le città, i porti, l’agricoltura e l’allevamento 4.0.

La digitalizzazione del Sud Italia è infatti cruciale nella strategia di Retelit che nell’area pugliese ha concentrato importanti investimenti installando nel 2016 a Triggiano, in provincia di Bari, una landing station per l’AAE1, il primo cavo sottomarino mondiale ad alta capacità e bassa latenza che collega il Mediterraneo ed Hong Kong, costruito da Retelit insieme ad altri 19 operatori di telecomunicazioni per veicolare il traffico della rotta euroasiatica.

Retelit è inoltre membro del Consorzio Open Hub Med, polo tecnologico neutrale e snodo cruciale per i cavi sottomarini che approdano nell’Italia del Sud, e ha installato un altro Data Center di proprietà a Carini (PA). I due hub sono collegati tra di loro da una infrastruttura di rete ultraveloce che a sua volta si collega alla rete Italiana di backhaul verso l’Europa, attraverso cui Retelit fornisce nuovi servizi di connettività (e nuovi prodotti) al mercato nazionale e internazionale.

“Da sempre crediamo che il Mediterraneo possa e debba recuperare una centralità strategica come gateway delle telecomunicazioni digitali e gli investimenti che abbiamo realizzato a Bari e in Sicilia ne sono la conferma – spiega Enrico Mondo, Direttore Generale Operativo di Retelit –  Ora stiamo lavorando per ampliare il Data Center di Triggiano con un nodo Multicloud e un Competence center in grado di abilitare lo sviluppo di soluzioni IoT in settori strategici per il Mezzogiorno come i porti e l’agricoltura – spiega In quest’ottica, guardiamo con grande attenzione agli obiettivi che la Regione si è posta con il progetto SmartPuglia 2020 e pensiamo di poter offrire un contributo di rilievo per lo sviluppo digitale del Mezzogiorno”.

Retelit  ha sviluppato insieme a Huawei un’innovativa piattaforma per il Multicloud che consente l’integrazione con i più importanti Public Cloud come Aws e Azure e mette a disposizione delle aziende una rete di partner specializzati per sviluppare nel cloud progetti innovativi in ambito Big Data, Artificial intelligence e IoT.

A Bari, in particolare, Retelit presenta le possibili applicazioni dell’Internet delle cose per lo sviluppo smart delle città (Smart cities) – dai sistemi per il monitoraggio della qualità dell’aria a quelli per la gestione del traffico e dei flussi turistici; dei porti (Smart Port) che attraverso l’IoT, possono integrare e condividere le informazioni marittime in un ambiente sicuro migliorando la gestione della logistica e delle attività di carico, e di settori tradizionalmente importanti per il Mezzogiorno come l’agricoltura e l’allevamento (Smart Agriculture) . In quest’ultimo ambito, l’uso di sensori a basso costo in grado di inviare dati dalla fattoria al cloud, consente ad esempio di monitorare i parametri vitali e la posizione e lo stato di salute di un animale e avvisare gli allevatori in caso di anomalia.

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