L’Unione europea ha approvato un nuovo logo pan-europeo insieme a un set di standard tecnici validi per tutta l’Unione che aiuteranno gli utenti dei sistemi e dei chip smart con tecnologia Rfid (Radio frequency identification) ad agire nel pieno rispetto delle norme della protezione dei dati dell’Ue e delle raccomandazioni della Commissione europea sull’Rfid del 2009. L’Ue ha anche approvato un sistema di valutazione chiamato Privacy Impact Assessment, che valuta le implicazioni per la privacy di un’applicazione Rfid.
Diverse le ricadute pratiche di questi nuovi standard. Per esempio, le persone che usano i pass elettronici per viaggiare o comprano abiti o articoli al supermercato con etichette Rfid sapranno che su questi oggetti sono presenti dei chip smart grazie al nuovo logo pan-europeo per l’Rfid.
Al tempo stesso, i negozianti potranno usare con i nuovi standard la tecnologia Rfid per migliorare la gestione del magazzino e combattere i furti, sicuri di rispettare le regole dell’Ue sulla protezione dei dati.
Ancora, gli sviluppatori di applicazioni Rfid potranno basarsi sugli standard del Privacy Impact Assessment per garantire che le loro applicazioni siano appositamente progettate per proteggere i dati come previsto dell’Ue.
“Le etichette e i sistemi smart sono ormai diventati parte della vita di tutti i giorni”, ha commentato il Vice presidente della Commissione europea, Neelie Kroes. “Semplificano i sistemi e stimolano l’economia, ma abbiamo bisogno di standard per assicurarci che questi benefici non siano prodotti sacrificando la sicurezza dei dati”.
“In settori come la sanità e il banking, dove l’uso dell’Rfid è in piena espansione, i cambiamenti potranno avvenire all’interno di un quadro legale definito anziché in una zona grigia”, spiega ancora la Commissione in una nota.
Secondo IDTechEx, il mercato globale delle applicazioni Rfid crescerà fino a valere 9,2 miliardi di dollari nel 2014. La Commissione europea osserva che è necessario che i chip Rfid siano automaticamente disattivati al punto vendita senza costo per i consumatori dopo l’acquisto, mentre le aziende o autorità pubbliche che usano gli smart chip dovrebbero dare ai consumatori informazioni semplici e chiare su quali dati saranno raccolti e come i loro dati personali saranno usati. Le associazioni per i consumatori potranno far riferimento al logo pan-europeo per sensibilizzare il pubblico sui prodotti contenenti gli smart chip.