I CONTI

Ricavi e utenti in salita per Netflix, ma utili sotto le stime. Tonfo in Borsa

La cattiva performance a Wall Street (-9%) è determinata dai profitti per azione, inferiori alle aspettative degli analisti nonché all’outlook relativo alle nuove sottoscrizioni, stimato al ribasso a causa della fine dell’emergenza sanitaria. Il Chief Content Officer, Ted Sarandos, promosso co-Ceo

Pubblicato il 17 Lug 2020

Domenico Aliperto

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Il lockdown ha fatto sì che Netflix ampliasse in modo consistente il bacino degli utenti a livello globale, ma ciò non è bastato a permettere al colosso dell’entertainment di centrare le aspettative degli analisti sul fronte degli utili per azione. Ecco perché, all’indomani della pubblicazione dei risultati del secondo trimestre 2020 e soprattutto della guidance per il prossimo quarter, che evidenzia un netto rallentamento nella crescita degli abbonati, le azioni della società sono scese di quasi il 9% in borsa.

Così è andata Netflix durante il lockdown

I risultati di Netflix per il secondo trimestre riflettono l’aspetto del business durante tre mesi caratterizzati dall’emergenza coronavirus. Come accennato, Netflix non ha soddisfatto le aspettative degli analisti sugli utili per azione in gran parte a causa di una commissione una tantum in California relativa ai crediti d’imposta per ricerca e sviluppo. Il mercato si attendeva un utile di 1,81 dollari, mentre si è registrato un valore di 1,59 dollari. D’altra parte, la società ha superato le aspettative di entrate e abbonati netti globali pagati. Le revenue hanno raggiunto i 6,15 miliardi contro i 6,08 miliardi attesi, mentre le sottoscrizioni globali sono arrivate a 10,09 milioni contro gli 8,26 milioni previsti.

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Netflix ha poi fornito una revenue guidance per il terzo trimestre di 6,33 miliardi, al di sotto delle stime degli analisti, 6,40 miliardi. Il gruppo prevede utili alla fine del terzo trimestre pari a 2,09 per azione, al di sopra delle stime degli analisti (2,01). Sul fronte degli abbonati, però le previsioni della società parlano di 2,5 milioni di nuovi utenti netti, mentre gli analisti si aspettavano 5,27 milioni.

I dirigenti hanno dichiarato nella lettera degli azionisti che ” man mano che i consumatori superano lo shock iniziale e le restrizioni sociali, la crescita è destinata a rallentare. I nostri incrementi netti per il mese di giugno includevano anche gli abbonamenti che abbiamo annullato per la piccola percentuale di membri che non avevano utilizzato il servizio di recente”.

Nel report fornito da Neflix agli azionisti c’è spazio anche per temi di natura strategica sul fronte della concorrenza. La società ora identifica in TikTok un competitor temibile: “La crescita di TikTok è sorprendente, mostrando la fluidità dell’intrattenimento su Internet. Invece di preoccuparci di tutti questi concorrenti, continuiamo ad attenerci alla nostra strategia di cercare di migliorare il servizio e i contenuti ogni trimestre più velocemente dei nostri colleghi. La nostra continua e forte crescita è una testimonianza di questo approccio e delle dimensioni del mercato dell’intrattenimento”.

Netflix ha dichiarato inoltre di non aspettarsi che la sua lista di contenuti per il 2020 sia significativamente influenzata dagli stop alle produzioni determinati dalla pandemia.

Sarandos diventa co-Ceo di Netflix

Contestualmente ai dati di bilancio, il gruppo ha annunciato alcuni cambi di poltrona: il Chief Content Officer Ted Sarandos è stato promosso a co-Ceo. Sarandos manterrà il suo ruolo attuale ed entrerà a far parte del consiglio di amministrazione. Il Chief Product Officer Greg Peters assumerà invece la posizione aggiunta di Chief Operating Officer. Sarandos, veterano di 20 anni di Netflix si unirà all’attuale amministratore delegato Reed Hastings. Il manager ha aiutato a spingere Netflix a creare e poi ad aumentare i suoi contenuti Tv e film originali, come “Stranger Things“, “Orange Is the New Black” e “The Irishman“, rendendolo una delle persone più influenti di Hollywood.

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