IL CDM

Riforma PA, i decreti slittano (ancora)

A quanto risulta a CorCom i provvedimenti su Foia, Cad e partecipate saranno esaminati dal Cdm venerdì 22 e non domani, come inizialmente previsto. Si lavora a limature del testo del Freedom Information Act e alla creazione di un Organo di vigilanza sulle aziende pubbliche. Madia: “Il governo vuole più trasparenza ed efficienza nella PA”

Pubblicato il 14 Gen 2016

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I decreti PA ancora a rischio slittamento. Stando a quanto risulta a CorCom i provvedimenti del ddl Madia potrebbero saltare l’esame del Cdm di domani e andare sul tavolo venerdì 22.

A frenare sul via libera alcune limature sul Foia (Freedoom Information Act) che obbliga le PA a mettere a disposizione di cittadini il loro patrimonio informativo e il nodo partecipate. Su questo ultimo fronte la novità riguarda il controllo di queste società che passerà a Palazzo Chigi e non sarà più di competenza del Ministero dell’Economia.

Oltre alla sforbiciata e allo snellimento delle cariche – si punta a tagliare 2mila aziende in due anni, all’azzeramento dei cda e alla riduzione dei compensi dei manager – si prevede la creazione di un è “Organo di vigilanza delle società a partecipazione pubblica” e avrà anche poteri di ispezione, ma ancora non è stato deciso se sarà istituito presso il Dipartimento della Funzione Pubblica o al ministero dell’Economia.

Non ci sarebbero invece problemi per il Cad (Codice dell’amministrazione digitale) che deve disegnare la cornice normativa di supporto a Spid (identità digitale) e Italia Login. Il Cad dovrà anche fare spazio, nel nostro ordinamento, alle novità introdotte dal Regolamento europeo eIDAS in fatto di autenticazione e firma elettronica. Un adeguamento su cui l’Italia ha tempo fino a luglio (il Regolamento è esecutivo da settembre).

Il nuovo testo anticiperà al 2018 l’elezione del domicilio digitale, l’indirizzo elettronico che manderà definitivamente in pensione la cassetta postale.

Il ministro della PA, Marianna Madia, in occasione del workshop Agid “‘L’implementazione dell’agenda digitale italiana e le nuove sfide della rete”, ha sottlineato come il Foia obblighi le PA a una maggiore trasparenza: “combattiamo corruzione, sprechi ma soprattutto riavviciniamo Stato e cittadini”. Nel suo intervento il ministro ha ricordato le azioni fatte partire dal governo a dicembre, come l’implementazione dell’Anagrafe nazionale dellapopolazione residente e l’accredito dei primi tre provider che si occuperanno della gestione del pin unico.

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