REGOLE

Riforma Tv, negli Usa i broadcaster scendono in guerra

A rischio i diritti di esclusiva finora appannaggio delle emittenti nella modernizzazione delle norme messa in cantiere dalla Fcc per i settori della Tv broadcast, satellite e cavo

Pubblicato il 17 Ago 2015

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Il presidente della Federal Communications Commission Tom Wheeler è pronto a proporre nuovi cambiamenti al sistema americano delle comunicazioni che scatenano controversie. Wheeler ha distribuito ai suoi colleghi commissari un documento in cui delinea le sue proposte per la modernizzazione delle norme che regolano i mercati televisivi (broadcast, satellite e cavo), come richiesto da una legge americana del dicembre 2014 (Satellite television extension and localism act reauthorisation, o Stelar).

Innanzitutto, la Fcc vuole estendere alla Tv satellitare una procedura che permette alle parti di modificare un mercato locale di una stazione Tv aggiungendo o togliendo aree raggiunte per riflettere meglio le condizioni di mercato. Questo cambiamento permetterà anche ai governi locali di modificare i mercati serviti dal satellite insieme a broadcaster e operatori del satellite.

Altra modifica proposta, molto più controversa, è l’eliminazione delle cosiddette norme di esclusività difese dai broadcaster. Tali regole (note anche come non-duplication and syndicated exclusivity) permettono ai broadcaster di trasmettere in modo esclusivo in una determinata area in base ad accordi sulla programmazione precedentemente negoziati. L’esclusività serve ai broadcaster per evitare che i distributori di programmi multi-channel (Mvpd) – gli Over the top anche satellitari – violino l’esclusività importando programmi che ricadono nella sfera esclusiva del broadcaster da stazioni Tv che appartengono a un’altra area e quindi a un altro mercato. Queste norme sono considerate vitali dai broadcaster nei negoziati sui diritti di ritrasmissione.

La National Association of Broadcasters (Nab) ha già commentato la notizia dicendosi contraria alla rimozione delle regole di esclusività, considerate “vitali per il modello di business del broadcast locale”, capaci di sostenere l’accesso degli utenti all’intrattenimento, ai notiziari locali e ad altre informazioni importanti. Il vice president of communications del Nab Dennis Wharton ha criticato le mosse della Fcc che sarebbero “apertamente pro pay-Tv” in nome della modernizzazione di regole vecchie di decenni; la Commission “si rifiuta tuttavia anche solo di riconsiderare, se non rimuovere, le regole sulla proprietà delle attività broadcast“, ovvero i limiti sul numero di canali broadcast radio e Tv che una stessa azienda può possedere, e che pure, secondo la Nab, “sono nate sotto condizioni di mercato che non esistono più”.

C’è un’altra modifica che non piace alle emittenti americane (ma su cui i commissari della Fcc hanno già garantito unanime supporto): Wheeler ha proposto la revisione dei meccanismi usati per determinare se broadcaster e Mvpd stanno negoziando i diritti di ritrasmissione “in buona fede”. In pratica, si vuole controllare che le parti trattino veramente per accordarsi sulla ritrasmissione dei canali e non per scopi diversi che danneggiano l’utente – per esempio, perdere tempo e intanto bloccare un programma. La Fcc vuole così porre fine ai temporanei blackout di canali per i clienti della pay-Tv che non sono rari in America.

Per stabilire la “buona fede” la Fcc ha creato una lista di standard per le trattative sulla ritrasmissione e di tattiche di “cattiva fede” che sono vietate (per esempio, prendere appuntamento per una trattativa e non presentarsi) e propone una verifica chiamata “totality of the circumstances test” che studia la totalità della condotta delle parti. La violazione della “buona fede” sarà considerata per sé una contravvenzione punibile per legge.

Altre novità proposte da Wheeler includono l’aggiornamento della “Content Rule”: sarà allineata alle esigenze dell’era di Internet permettendo ai broadcaster di pubblicare regole e condizioni dei concorsi e delle gare indetti dalle loro trasmissioni anche online e non solo via etere.

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