Rischia il merger Sap-Sybase: una class action per bloccare tutto

L’azionista newyorchese Alberti ha intentato causa a Sap ed è pronto ad avviare una class action. Nel mirino la clausola che vieterebbe all’americana di accettare altre offerte, pur se superiori

Pubblicato il 20 Mag 2010

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Complicazioni in vista per l’operazione Sap-Sybase. Solo qualche
giorno fa, Sap aveva comunicato l'intenzione di rilevare gli
asset di Sybase per circa 5,8 miliardi di dollari, una transazione
che dovrebbe essere effettuata esclusivamente in contanti e che
attribuisce a Sybase una valutazione di 65 dollari per azione, con
un premium del 44% rispetto al valore medio delle azioni della
società negli ultimi tre mesi.

Un prezzo generoso, ma per un azionista di Sybase, Stephen Alberti,
residente a New York, sarebbe ancora troppo basso, o, con le sue
parole, “sleale e altamente inadeguato”. Per questo Alberti ha
intentato causa contro l’azienda americana e la sua acquirente
tedesca: obiettivo ultimo è bloccare l’acquisto proposto e
possibilmente trasformare l’azione legale in una vera class
action presso la Corte distrettuale americana di San Francisco.

“Gli executive di Sap hanno ideato un piano a proprio vantaggio e
a danno degli azionisti di Sybase”, afferma Alberti. In più,
l’offerta di Sap danneggia gli azionisti dell'americana
scoraggiando eventuali altre offerte, perché includebbe una serie
di condizioni imposte dall'azienda tedesca che agiscono come
“deterrente per altri interessati”. Alberti implica che Hp
sarebbe disposta a pagare il 10% in più rispetto a quanto offerto
da Sap (Hp non ha confermato).

La causa di Alberti chiama sul banco degli imputati una serie di
membri del cda di Sap e Sybase, incluso il presidente e ceo di
quest’ultima, John Chen. Gli executive avrebbero "violato il
loro dovere di lealtà, buona fede, trasparenza e indipendenza”
nei confronti degli azionisti di Sybase.



Cause del genere sono comuni nei merger tra aziende, e raramente
mandano a monte la transazione, secondo gli analisti. Sap farà di
tutto per andare avanti con il merger, che le permette di competere
più aggressivamente con la rivale Oracle. Sybase le offre non solo
il software per database ma anche nuove tecnologie ad alto tasso di
crescita, come le applicazioni mobili.

Tuttavia, oltre alla causa di Alberti, l’operazione rischia di
vedersela con altre class action che potrebbero emergere:
l’ufficio legale americano Finkelstein Thompson ha fatto sapere
che sta "indagando su possibili rivendicazioni” da parte di
azionisti di Sybase, facendo presente, in linea con quanto
sostenuto da Alberti, che l’accordo di fusione contiene una
clasuola che vieta al board dell'americana di valutare
qualunque altra proposta di acquisto superiore a quella di Sap.

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