IL CASO

Roma, la beffa dei parcometri digitali: non scatta l’ora legale

Gli utenti costretti a pagare un’ora in più a causa del mancato aggiornamento dei dispositivi. Federconsumatori sul piede di guerra: “In caso di multe offriremo assistenza”. Ma l’Atac “minimizza”: “Problema in via di risoluzione, ausiliari avvertiti del disguido”

Pubblicato il 27 Mar 2017

A.S.

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Chi questa mattina si è trovato a pagare per la sosta dell’automobile a Roma sulle strisce blu, utilizzando i parcometri digitali, ha avuto una brutta sorpresa. In diverse zone della Capitale i macchinari non si erano aggiornati con l’ora legale, con la conseguenza di costringere gli utenti a dover versare un’ora in più per evitare multe.

A denunciarlo è Federconsumatori, che ha raccolto le segnalazioni dei cittadini sui mancati aggiornamenti. “Siamo di fronte a un caso di grave negligenza da parte di Atac – si legge in una nota dell’associazione per la difesa dei diritti dei consumatori – che gestisce il sistema della sosta tariffaria. Esortiamo a tal proposito tutti i cittadini coinvolti a contestare eventuali multe, rivolgendosi ai nostri sportelli”.

A stretto giro la risposta di Atac, che ha avviato gli accertamenti anche rispetto a eventuali responsabilità di fornitori esterni: “L’Azienda – recita un comunicato – si è immediatamente attivata per risolvere il problema resettando tutti gli impianti interessati e al contempo, per evitare problemi ai cittadini che hanno pagato la sosta, ha indicato agli ausiliari della sosta che vigilano sui pagamenti, in servizio nelle zone interessate, di tenere conto del disguido nella valutazione della regolarità dei pagamenti”.

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