Scuola, Emilia Romagna alla svolta digitale

Siglato il protocollo Regione-Miur per puntare sull’innovazione. Il ministro Giannini: “Investiti più di 18 milioni per portare le nuove tecnologie in 300 istituti”. Bonaccini: “Entro il 2020 connesso in ultrabroadband tutto il nostro territorio”

Pubblicato il 16 Giu 2016

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Lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese passa anche dall’investimento sull’educazione digitale. Attraverso il Piano nazionale scuola digitale il Miur ha già investito più di 18 milioni di euro in Emilia Romagna, per portare nuovi ambienti digitali in circa 300 scuole, per aprire 120 atelier creativi e 4 laboratori territoriali per l’occupabilità dei giovani, palestre per l’innovazione dove si faranno alternanza scuola lavoro e formazione in ambienti altamente innovativi. A questi interventi va aggiunta la costruzione di 5 scuole innovative che finanzieremo con altri 20 milioni di euro del capitolo edilizia”. Lo ha detto Stefania Giannini (nella foto), ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca nell’occasione della firma con il presidente Stefano Bonaccini, del protocollo d’intesa per l’attuazione del piano nazionale della scuola digitale nella Regione. Tra gli obiettivi dell’accordo c’è lo sviluppo delle competenze digitali di docenti, studenti e cittadini in laboratori per l’innovazione, la diffusione di nuovi ambienti per la didattica, di progetti per sensibilizzare genitori, docenti e ragazzi all’uso corretto di Internet.

L’Emilia Romagna è già oggi la regione più digitalizzata d’Italia – spiega Bonaccini – però anche noi abbiamo bisogno di correre perché entro il 2020 vogliamo connettere con la banda ultralarga tutto il territorio regionale e quindi i comuni, le scuole e le aree produttive. Ma oggi, grazie all’intervento sulle scuole – prosegue – ci potremmo permettere non solo nel 2020 di aver connesso con banda ultralarga tutte le scuole dell’Emilia Romagna, ma addirittura di averne connesse metà con la fibra ottica. Quindi una grande opportunità per un Paese e una Regione – ha concluso – che vuole competere con le aree più avanzate del mondo e garantire ai propri studenti modernità”.
Il Protocollo – sottolinea il Miur – prevede anche la realizzazione, entro il 2017 e con uno stanziamento di 30 milioni di euro della Regione, di dieci laboratori per l’innovazione. Sul fronte formazione, infine, sono stati stanziati dal Miur circa 1,5 milioni di euro per 16 snodi e almeno 400 percorsi formativi nei quali saranno coinvolti circa 540 animatori digitali, docenti referenti per l’attuazione del Piano Digitale sul territorio, e circa 1.500 docenti del team per l’innovazione.

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