ISCRIZIONI ONLINE

Scuola, via alla registrazione sul sito Miur

Da oggi è possibile registrarsi sul sito del Miur. La compilazione della domanda parte dal 3 febbraio

Pubblicato il 27 Gen 2014

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Da oggi è possibile registrarsi sul sito del Ministero dell’Istruzione per iscrivere i propri figli al primo anno delle scuole statali di ogni ordine e grado, mentre per la compilazione della domanda ci sarà tempo dal 3 al 28 febbraio, 24 ore su 24 e tutti i giorni della settimana.

Sul portale http://www.iscrizioni.istruzione.it/ si ricorda che la legge 7 agosto 2012, n. 135, stabilisce che le iscrizioni al primo anno delle scuole statali di ogni ordine e grado avvengano esclusivamente in modalità online. Lo si può fare, appunto, su questa pagina web che, si legge nel sito, “oltre a fornire l’accesso al servizio, accompagna le famiglie nel percorso per l’iscrizione: dalla registrazione alla compilazione ed inoltro del modulo di iscrizione, dalla scelta del percorso di studio alla ricerca della scuola desiderata”. Sul portale c’è anche una brochure da scaricare dove è indicato passo passo cosa fare per completare l’iscrizione.

L’anno scorso il sito del Ministero dell’Istruzione raggiunse il traguardo di quasi un milione di iscritti online all’anno scolastico 2013-2014. All’epoca la procedura era una novità assoluta per il mondo della scuola: iniziata il 21 gennaio e conclusasi il 28 febbraio 2013, coinvolse circa 1,7 milioni di studenti.

Era però partita con il piede sbagliato. Il primo giorno delle iscrizioni il sito del Miur andò in tilt a seguito del numero eccessivo di accessi nelle prime ore dell’attivazione delle iscrizioni. Questo causò non poche preoccupazioni e dubbi, ma il ministero sottolineò che iscriversi per primi non significava priorità nella scuola scelta. La circolare sulle iscrizioni emanata a dicembre precisava infatti che i criteri di precedenza deliberati dai singoli consigli di istituto dovevavno “rispondere a principi di ragionevolezza quali, a puro titolo di esempio, quella della vicinanza della residenza dell’alunno alla scuola o quello costituito da particolari impegni lavorativi dei genitori. In quest’ottica, l’eventuale adozione del criterio dell’estrazione a sorte rappresenta, ovviamente, l’estrema ratio, a parità di ogni altri criterio”.

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