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ScuolaZoo: dalla community al marketing on line, vola il business

Social advertising e network di editori per la pubblicità sul web le nuove frontiere della società famosa per la condivisione di tesine e appunti. Il fondatore De Nadai: “Siamo a caccia di talenti”

Pubblicato il 13 Apr 2015

Deborah Appolloni

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Dalla community al social media marketing. E’ questo il percorso dell’emisfero ScuolaZoo, la realtà Internet nota tra i giovanissimi per l’e-commerce di prodotti nati appositamente per “aggirare” il controllo dei professori e copiare durante esami e compiti in classe. “Noi siamo contro l’apprendimento mnemonico e incoraggiamo la comprensione intellettiva”, spiega Paolo De Nadai (nella foto), 26 anni, amministratore delegato e fondatore (insieme a Francesco Fusetti) della società, nata 8 anni fa come sito per denunciare casi di cattiva istruzionee community di studenti che condividevano tesine e appunti, approdata a tre diverse realtà che puntano a chiudere il 2015 con un fatturato complessivo di 10 milioni di euro e una settantina di dipendenti.

Dopo ScuolaZoo Viaggi Evento, fondata nel 2009, che da sola nel 2015 punta a un fatturato di 6 milioni di euro con pacchetti vacanza ad hoc per studenti, liceali e universitari, l’ultima nata è ZooCom. Un’agenzia di comunicazione social che, con un fatturato di 2 milioni di euro, dal 2013 sta sondando le nuovissime forme del social media marketing, partendo da una piattaforma ad hoc per arruolare publisher e gestire community di potenziali consumatori. “La svolta digital è arrivata nel 2007 – continua De Nadai – Oggi abbiamo una pagina Facebook tra le più seguite in Italia con circa 2,2 milioni di fan e, quello che più conta, un milione di questi attivi ogni giorno”. Un successo che i due ragazzi padovani hanno pensato di mettere a frutto, fondando ZooCom che “sfrutta” il know how acquisito sui fan per il marketing 2.0.

Due le strategie. Una riguarda la piattaforma di social advertising LinkStation che intercetta fan page di successo (con molti iscritti) su Facebook arruolando gli amministratori che possono diventare, a pagamento, ambasciatori del messaggio promozionale. I “publisher” rilanciano nella propria community il messaggio pubblicitario permettendo, in questo modo, al marchio in questione di raggiungere target precisi e in linea con la strategia del prodotto. “Intercettiamo i profili social rilevanti – spiega De Nadai – che hanno influenza sulla loro community, diventando opinion leader”. A seconda del tipo di messaggio e del cliente ZooCom contratta con i propri “ambasciatori” tariffe e modalità. Generalmente più il messaggio legato al prodotto viene personalizzato nei post, più click raggiunge, più la possibilità di guadagno si alza. “Valutiamo le performance – continua Nadai – si va da 10 a 5.000 euro a compagna”.

Un nuovo progetto in fase di avvio è la creazione di un network di editori per la vendita di spazi pubblicitari. Anche qui il riferimento è sempre la possibilità di raggiungere il target più giusto per il prodotto da trattare, considerando che la maggior parte dei clienti sono marchi che si rivolgono ai giovanissimi come Fanta, Red Bull o Adidas. Anche qui il lavoro è quello di “intercettare” le promesse del web e aiutarle a crescere. Un esempio è il sito calciatoribrutti.com, fondato da due universitari con l’obiettivo di parlare di calcio con un linguaggio irriverente. Un caso che ha prodotto in pochi giorni un milione di fan su Facebook e 1,5 milioni sul sito. “Abbiamo trovato affinità con la nostra attività – spiega De Nadai – e abbiamo deciso di aiutarli a crescere. Siamo in cerca di talenti che si distinguono nelle community che monitoriamo”. L’ultimo campione della scuderia è Emiliano Negri, il giovane ideatore del generatore automatico di immagini per Expo 2015, che ha fatto impazzire la rete, raggiungendo in meno di 24 ore oltre 1.200.000 rendering di Expo generati.

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