IL PROGETTO

Lavoro, la tecnologia aumenta la sicurezza: in campo Politecnico di Milano e PerVoice

L’ateneo e la controllata di Almawave (gruppo Almaviva) partecipano all’iniziativa europea “WorkingAge” che studia l’utilizzo di sistemi di riconoscimento vocale ed emotivo per fornire assistenza ai lavoratori

Pubblicato il 01 Ott 2020

F. Me

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In una società in cui l’età occupazionale è sempre più elevata, il progetto WorkingAge studia le abitudini dei lavoratori over 50 nelle loro attività quotidiane per migliorare la qualità delle condizioni di lavoro e di vita.

Si tratta di un’iniziativa che vede impegnato il Politecnico di Milano in partnership con PerVoice e che utilizza metodi di AI (Artificial Intelligence) e Hci (Human Computer Interaction) avanzati, per la misurazione dello stato emotivo, motivazionale, cognitivo e di salute del lavoratore, attraverso la raccolta di dati fisiologici – tra cui riconoscimento vocale, gestualità, tracciamento oculare, dati elettroencefalografici, frequenza cardiaca e conduttanza cutanea – e delle condizioni ambientali esterne tramite sensori IoT.

Al progetto, finanziato dal programma Horizon 2020, lavora un consorzio costituito da Università, Istituti di Ricerca e Aziende tecnologiche di Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia e Spagna.

Il Politecnico di Milano è a capo del comitato etico di WorkingAge e garantisce il trattamento adeguato dei dati raccolti dai partecipanti ai test secondo le normative Gdpr. Il laboratorio ArcsLab del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano cura inoltre, con algoritmi innovativi realizzati al suo interno, l’identificazione degli aspetti emozionali espressi durante le conversazioni vocali analizzando, sia le caratteristiche acustiche, sia i contenuti del parlato.

“Il riconoscimento degli stati emotivi e motivazionali nelle interazioni del contesto lavorativo, ha richiesto l’utilizzo di un sistema di trascrizione automatica del parlato, che fosse rispettoso della privacy (non basato su cloud) e facilmente adattabile alle peculiari esigenze del progetto WorkingAge e ai moduli da noi creati. Questo ci ha spinto a scegliere la soluzione proposta da PerVoice – spiega Licia Sbattella, direttore del Laboratorio ArcsLab del Politecnico di Milano – Per noi questa collaborazione rappresenta un’importante opportunità di scambio tecnologico: a fronte del nostro impiego del software di trascrizione automatica del parlato da loro realizzato, PerVoice potrà utilizzare la tecnologia di riconoscimento automatico delle emozioni espresse dal parlatore, sviluppata dal nostro laboratorio”.

La partnership con il Politecnico di Milano rafforza l’ecosistema di innovazione di PerVoice – società controllata da Almawave, Gruppo Almaviva – fatto di progetti e collaborazioni con importanti enti di Ricerca, Università e Istituti Tecnologici in Italia e all’estero. Innovazione che PerVoice traduce in costanti investimenti nella ricerca per potenziare le tecnologie e che qualifica l’azienda di Trento come eccellenza italiana nel panorama internazionale in campo Automatic Speech Recognition.

“La collaborazione con una Università italiana, riconosciuta tra le migliori al mondo, consolida il nostro impegno sociale per lo sviluppo di tecnologie inclusive, pensate per favorire gli aspetti comunicativi e relazionali tra le persone – evidenzia Paolo Paravento, Ad di PerVoice – Siamo felici di mettere a disposizione del Politecnico di Milano le nostre soluzioni avanzate di riconoscimento vocale e crediamo che l’accesso a programmi come WorkingAge fornirà agli utenti strumenti e risorse utili per arricchire la qualità della loro vita”.

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