LA PROPOSTA

Smart agriculture, Mollicone: “Voucher per l’acquisto di servizi innovativi”

Il deputato e responsabile Innovazione di Fdi presenta al governo un ordine del giorno: “Per accelerare la transizione digitale è indispensabile uno strumento di incentivo alla domanda di connettività, software e cloud”

Pubblicato il 16 Giu 2021

Man farmer with digital tablet in field using apps

Accelerare i processi di transizione ecologica e digitale delle imprese agricole, con l’introduzione di un voucher destinato all’acquisto di servizi innovativi integrati per la smart agriculture con l’obiettivo di incrementare la trasformazione digitale del settore agricolo migliorandone l’efficienza e la sostenibilità.

È il punto saliente dell’odg presentato da Federico Mollicone, deputato e responsabile Innovazione di Fratelli d’Italia, che impegna il governo anche a  valutare l’opportunità di adottare iniziative, anche di carattere normativo,”volte a destinare quota parte delle risorse stanziate per la cosiddetta Fase II del Piano Voucher, primariamente, al sostegno delle imprese, in linea con quanto previsto nel Pnrr e con l’obiettivo di favorire la loro trasformazione digitale”.

La  missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, “Rivoluzione verde e transizione ecologica” con l’investimento 2.3 “Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare” ha come quello di sviluppare una filiera agroalimentare sostenibile, migliorando le prestazioni ambientali e la competitività delle aziende agricole.

In questo senso l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione e l’utilizzo di tecnologie, sono elementi imprescindibili per la riduzione delle emissioni e la sostenibilità ambientale e sono in grado di aiutare gli agricoltori a trasformare più rapidamente i loro metodi di produzione. La digitalizzazione del comparto agricolo, gioca un ruolo fondamentale per ottenere migliori risultati ambientali, aumentare la resilienza climatica e ottimizzare i processi produttivi.

Il mercato italiano della smart agriculture, come evidenziano i numeri dell’Osservatorio del Polimi, coinvolge potenzialmente 1.200.000 aziende agricole e già nel 2020 valeva 540 milioni di euro, registrando una crescita del 20% annuo dal 2019. Le sperimentazioni in ambito agricoltura 4.0 hanno dimostrato le ampie possibilità che questo settore può esprimere in termini di innovazione dei processi e tracciamento delle filiere, sebbene il tasso di crescita sia notevolmente rallentato rispetto all’incremento di valore del 270% registrato nel 2018 e soltanto il 3-4% dei campi risulta effettivamente coinvolto da processi di trasformazione digitale.

“Per accelerare i processi di transizione ecologica e digitale delle imprese agricole, soprattutto di piccole e medie dimensioni e rilanciare i prodotti agricoli Made in Italy, accanto ai meccanismi di incentivo tramite credito d’imposta e super ammortamento dedicati all’acquisto di beni strumentali in conto capitale – si legge nell’odg- è indispensabile prevedere uno strumento di incentivo alla domanda di servizi che integrino insieme alle componenti hardware e IoT, connettività, software e cloud as a service”.

“Tecnologie come IoT, big data, intelligenza artificiale, blockchain stanno radicalmente trasformando settori importanti dell’economia italiana. L’agricoltura, comparto strategico per la Nazione, sta attraversando profonde trasformazioni, che si affiancano alle grandi sfide su scala globale come la sostenibilità, i cambiamenti climatici e la povertà alimentare. Anche in questo contesto, la diffusione di nuove tecnologie digitali può contribuire al suo rilancio”, conclude il documento.

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