Un centro di ricerca e innovazione sul 5G, l’internet of things, le smart city, destinato nel tempo a diventare uno dei capisaldi della ricerca si Zte sul B5G (beyond 5G), le nuove tecnologie cioè destinati a far evolvere e superare il nuovo standard. Il “joint innovation center” sorgerà a L’Aquila grazie all’accordo tra Zte Italia, società del gruppo Zte corporation, specializzato nel settore degli apparati per telecomunicazioni e soluzioni di rete, e l’università degli studi del capoluogo abruzzese.
Questa iniziativa rientra nella strategia di Zte, già impegnata in Italia nello sviluppo delle reti 5G per le telco locali, di andare oltre il nuovo standard e iniziare a lavorare sulle evoluzioni tecnologiche successive di questa tecnologia, prendendo in considerazione il medio-lungo periodo.
La scelta di Zte è caduta proprio sull’Aquila dato che la città è stata individuata dal Mise come uno dei centri per la sperimentazione pre-commerciale del 5G tra il 2018 e il 2020. Scelta che è stata accolta dalla città e dall’università mettendo in capo una serie di iniziative per facilitare la nascita del laboratorio di ricerca.
“Sono soddisfatto di questo passo avanti – afferma Hu Kun, presidente di Zte Western Europe e Ceo di Zte Italy– Zte sta investendo tanto in Italia e ha deciso di costituire diversi centri che si occupino di formazione e innovazione tecnologica, ma tutto questo può essere possibile solo attraverso un supporto da parte di Governo, Università e industria. Sono sicuro che questa collaborazione con L’Aquila sarà fruttuosa e duratura nel tempo”.
La strategia di ricerca del Centro si baserà su una stretta interazione tra l’Università, e quindi la comunità scientifica nazionale e internazionale, e il dipartimento di Ricerca e sviluppo di Zte, fornendo supporto ai programmi di alta formazione dell’ateneo, dai master ai dottorati di Ricerca sui temi coerenti con le finalità del Centro.
Oltre all’Aquila, Zte Italia ha siglato proprio in questi giorni un accordo con l’ateneo romano di Tor Vergata, che diventerà la prima università italiana che entra a far parte del circuito internazionale ZTE University, composto da altri 15 centri in tutto il mondo.