IL PROGETTO

I big data “spaziali” a servizio del territorio. Via al network GeoHub

In campo Telespazio, e-Geos, Gaf, il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma e lo Sda Bocconi. Si punta allo sviluppo di app per la gestione delle emergenze, il monitoraggio ambientale, l’agricoltura di precisione

Pubblicato il 15 Mag 2019

Enzo Lima

GEOHub 14mag2019_firma manifesto

Trasformare i big data “spaziali” in applicazioni concrete e facili da utilizzare. Per la gestione delle emergenze, l’agricoltura di precisione, il monitoraggio dell’ambiente e delle infrastrutture, la business intelligence. È questo l’obiettivo di GeoHub, il network di open innovation a cui hanno dato vita Telespazio – joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%) – e-Geos (Asi/Telespazio) e Gaf insieme con il Politecnico di Milano, l’Università “Sapienza” di Roma, il SeeLab della Sda Bocconi e altre imprese e start-up.

“GeoHub intende cogliere le opportunità offerte dalla contaminazione tecnologica e dall’incontro tra il mondo dei servizi satellitari di geoinformazione e i big data, le applicazioni di intelligenza artificiale, i servizi su cloud, i blockchain e la machine learning”, si legge nella nota di presentazione del progetto. Si punta dunque allo sviluppo di soluzioni di geoinformazione per la protezione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Telespazio, e-Geos e Gaf saranno impegnate a sostenere la crescita del network aggregando ulteriori competenze, dal mondo accademico a quello dell’innovazione, “con l’obiettivo di ridisegnare nel prossimo futuro il settore della geoinformazione e identificare strumenti sempre più innovativi per la difesa del nostro Pianeta”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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