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Smart Grid, ora l’energia si scambia tra vicini di casa

Il progetto Cossmic finanziato dalla Commissione Ue nella call “smart city”, cui partecipa anche la Seconda Università di Napoli, punta allo sharing delle rinnovabili e all’aumento dell’autoconsumo. Prime sperimentazioni a Costanza, in Germania, e nella provincia di Caserta

Pubblicato il 10 Ott 2016

A.S.

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La collaborazione tra vicini di casa può essere uno strumento utile per ottimizzare l’uso dell’energia, aumentando l’autoconsumo. E’ la filosofia alla base del progetto Cossmic, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito della call Smart cities del settimo programma quadro per l’Ict, a cui partecipa anche la Seconda Università degli Studi di Napoli.

Il progetto, i cui risultati saranno presentati il 27 ottobre nella sala consiliare della Provincia di Caserta, ha realizzato un sistema Ict innovativo per coordinare ed ottimizzare l’utilizzo, l’immagazzinamento e lo scambio di energia solare nei vicinati.

Il sistema sarà governato dagli stessi abitanti del vicinato, utilizzando smartphone e touchpad. L’unità di ricerca della Seconda Università di Napoli ha sviluppato una piattaforma software intelligente per il monitoring distribuito del consumo di energia degli elettrodomestici, il comportamento degli utenti riguardo al consumo di energia, la produzione di energia dai pannelli solari, ed altri fattori ambientali, a partire dalle previsioni del tempo locali. Inoltre, in collaborazione con l’Università di Oslo, ha sviluppato un algoritmo di ottimizzazione distribuito, che ottimizzerà il consumo individuale di energia, lo scambio di energia tra vicini e la condivisione dei dispositivi di immagazzinamento, per esempio le batterie di un’auto elettrica.

La tecnologia sviluppata in Cossmic produrrà benefici significativi in termini di ridotti consumi e ridotti picchi di carico sulla rete elettrica, mentre i primi test si stanno effettuando a Costanza, in Germania, e nella Provincia di Caserta (Italia).

Il progetto è coordinato da Beniamino Di Martino, docente del dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione della Seconda univestià di Napoli, coinvolge altri 8 partner da 4 paesi Europei: Sintef (Norvegia) coordinatore del progetto, l’International Solar Energy Research Center Konstanz (Germania), la città di Konstanz (Germania), la provincia di Caserta (Italia), la Norges Teknisk-Naturvitenskapelige Universitet (Norvegia), la Sunny Solartechnik GmbH (Germania), la Boukje.com Consulting BV (Olanda) e l’Universitetet i Oslo (Norvegia). Il totale del finanziamento per il progetto è di 4,26 milioni di euro e le attività si svolgono dall’Ottobre 2013 al dicembre 2016.

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