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Smart logistics: come aumentare efficienza e sicurezza nella gestione dei magazzini

Il settore dell’automazione sta registrando un periodo di crescita nonostante l’emergenza dovuta alla pandemia. Sick affianca le aziende in questo campo con soluzioni di Factory e Logistic Automation, adattabili a ogni tipo di esigenza

Pubblicato il 10 Mag 2021

sick

Il primo trimestre del 2021 sta lanciando dei segnali chiari rispetto al valore dell’automazione in tutti i macrosettori, che si tratti di Factory Automation o di Logistic Automation, in applicazioni sia all’interno che all’esterno dei siti produttivi. Proprio l’outdoor è oggi uno dei comparti in cui l’automazione può offrire un grande valore aggiunto. A dimostrarlo ci sono i risultati di Sick, multinazionale con headquarter in Germania, a Waldichirk, che è un punto di riferimento a livello internazionale nel panorama dell’automazione industriale, con i suoi oltre 10mila dipendenti e un fatturato di oltre 1,7 miliardi di euro. L’azienda ha registrato negli ultimi anni una crescita importante, sull’onda della diffusione dei paradigmi di industria 4.0, fornendo alle imprese impegnate nella digital transformation Sensori, Sistemi e Servizi  legati all’automazione.

Sempre più velocità, sicurezza e efficienza con la logistic automation

Abbiamo assistito e stiamo ancora assistendo, all’interno delle fabbriche come nei magazzini, a una graduale automatizzazione dei processi manuali, insieme a un utilizzo dei dati che provengono in tempo reale direttamente dalle macchine. Tali dati consentono, se analizzati, valutazioni che mirano all’efficienza degli impianti e dei processi, ma anche alla sostenibilità sociale ed ambientale. “Il mondo della logistic automation, anche in un anno come il 2020, caratterizzato da una crisi globale causata dalla pandemia, ha comunque beneficiato di una forte espansione”, spiega Alessandro Canciani, Sales Manager Logistic Automation di  SICK S.p.A. Canciani è responsabile in Italia delle vendite nel comparto Logistic Automation, e gestisce i clienti che gravitano nel mondo dell’Intralogistica e della Transport Logistic. Tra questi, troviamo i costruttori di magazzini automatici, sistemi ASRS (Automated Storage and Retrieval System), grandi e piccole società legate alla delivery, come corrieri, le poste e gli aeroporti. A questi clienti si affiancano gli operatori legati alla Transport Logistic, prevalentemente orientati all’offerta dei veicoli industriali, automatici o no, della movimentazione indoor e outdoor, fino a mercati della mobile automation che coinvolge il mondo agricolo e forestale. “La logistica – prosegue Canciani – ha dovuto garantire anche durante la pandemia i servizi minimi come la distribuzione del comparto alimentare, la gestione della logistica legata al farmaceutico e ai servizi indispensabili. Sui buoni risultati del comparto ha influito inoltre il fatto che l’e-commerce abbia registrato un’esplosione spinta dai lockdown: per tutto il 2020, e anche per il 2021, l’accelerazione è stata evidente e lo sarà anche negli anni a venire”.

La logistic automation è stato un settore inizialmente trascurato a scapito dell’automatizzazione degli ambienti di produzione. Soltanto con il tempo si è fatta largo l’idea che proprio l’innovazione nella logistica possa portare a risultati altrettanto positivi, grazie alla gestione dei prodotti e delle merci in tempo reale, che consente di governare i picchi della domanda, di efficientare la movimentazione e la delivery. “Siamo in un campo in cui la velocità di esecuzione è determinante – spiega ancora Canciani – ma non deve e non può andare a scapito della sicurezza e dell’efficienza. L’automazione offre una risposta anche a queste esigenze, perché è in grado di adeguarsi a norme di sicurezza specifiche, anche negli scenari in cui è prevista la collaborazione sempre più diffusa tra uomo e macchina”.

A far comprendere l’importanza dell’automazione nella logistica il ruolo principale lo ha avuto negli ultimi anni, come dicevamo, l’e-commerce. Proprio in questo campo infatti si è verificato un fenomeno che è partito dal B2C per andare poi a influenzare il B2B. Dal momento, infatti, che per l’utente finale è ormai diventato uno standard vedersi recapitare il prodotto acquistato online nell’arco di poche ore o di pochi giorni, l’aspettativa si è alzata anche nel business to business, dove i clienti chiedono ai loro fornitori le stesse prestazioni. Per poter arrivare a offrirle è però necessario apportare importanti dosi di innovazione all’interno delle loro Filiere Logistiche, aumentando il livello degli investimenti, con l’implementazione di smart sensor – alla base della generazione dei dati – e software o sistemi in grado di analizzarli.

“Le parole chiave sono essenzialmente tre – prosegue Canciani – velocità, sicurezza ed efficienza. I processi di commissionamento e Picking del prodotto, sino a quando lo stesso non arriva a destinazione, sono ancora processi ad alta intensità di manodopera ed incidono per oltre la metà dei costi di gestione di un magazzino. L’automatizzazione di questi processi è un mezzo fondamentale per ridurli e razionalizzarli, per aumentare la produttività e conseguentemente velocizzare i tempi. Questo permette di offrire una User Experience ottimale al proprio cliente”.

La smart logistics come vantaggio competitivo

Ma sarebbe riduttivo pensare all’automazione nella logistica soltanto come a un fattore utile per il cost saving, che prevede un esborso iniziale e un ritorno dell’investimento quantificabile in un certo periodo di tempo. “L’automazione è ormai un elemento di differenziazione – sottolinea Canciani – di aumento del valore del prodotto e dell’azienda, che viene ‘misurato’ e riconosciuto dal cliente. E’ successo anche grazie alla crescita di alcuni trend. Pensiamo ad esempio all’attenzione alla sicurezza sul posto di lavoro: il fatto di avere un robot in grado di sollevare un carico che prima veniva sollevato da una persona impatta in modo determinante sulla qualità del lavoro, ed evita infortuni. Si è iniziato a comprendere che automatizzare i processi non vuol dire necessariamente lasciare a casa le persone, ma metterle a fare lavori che hanno un valore aggiunto, consentendo una qualità del lavoro migliore”.

In poche parole, un’azienda orientata ai temi della digitalizzazione ed all’innovazione come strumento per offrire condizioni di lavoro migliori ai propri dipendenti, o per rendere sostenibile l’impatto ambientale, ha ottime probabilità di essere premiata dal mercato: “Efficienza e sostenibilità sono fattori che iniziano a essere discriminanti nella scelta di un prodotto – spiega Canciani – i più giovani ormai fanno caso alle aziende green-oriented. Al di là dei semplici costi iniziano così ad emergere altri valori che vanno anche al di là del prezzo, con un peso maggiore alla qualità dei prodotti e a cosa c’è dietro”.

Oltre i sensori intelligenti: il ruolo di Sick

Ma qual è il posto che si è conquistata Sick in questo scenario? L’azienda è in grado di mettere in campo dal singolo prodotto, come il sensore, fino a soluzioni complete chiavi in mano, come i sistemi di Track&Trace per il mondo della logistica, legati alla movimentazione di pacchi o bagagli. “Da semplice costruttore del prodotto che crea il dato – spiega Canciani – ci siamo evoluti fino a fornire sistemi e servizi legati al mondo dell’automazione. della Logistica nei settori dei corrieri espressi e degli aeroporti. A questo abbiamo associato servizi orientati alla manutenzione preventiva sia predittiva, così come quelli on-site h24x365 mirati a garantire efficienza agli impianti dei nostri clienti.  Il tema della sicurezza sugli ambienti di lavoro è parte del DNA aziendale, per questo abbiamo sviluppato anche servizi per i nostri clienti orientati alla sicurezza delle persone e alla messa in sicurezza di Macchine ed Impianti. Sempre di più i tre Pilastri su cui si regge il Business Model di SICK (Prodotti, Sistemi, Servizi) si stanno arricchendo con un’attività di sviluppo di software e di servizi cloud-based orientati alle necessità del mondo della logistica. Ecco che quindi software e soluzioni di Localizzazione, Tracciabilità e Data management ci collocano nel ruolo di fornitore di soluzioni globali e integrate”.

Canciani evidenzia anche come nuove esigenze e trend stiano spingendo il mondo dell’automazione a fondersi con le aree di Produzione e Logistica, per diventare quella che SICK chiama la Production Logistics: “Nel comparto logistico vediamo una crescita di sistemi a guida automatica AGV/AGC/AMR, Sistemi di immagazzinamento ASRS per mini-load e cassette, in grado di poter stoccare piccoli pezzi, e pallet shuttle. Una sempre maggiore attenzione si sta inoltre concentrando sull’unità di carico e sull’integrità dei supporti del carico stesso. Poter verificare automaticamente l’integrità di cassette e pallet che vengono movimentati, anche grazie alla visione artificiale, può essere fondamentale per preservare l’integrità del carico e per evitare ulteriori danni. Si lavora molto, inoltre, sul trait d’union tra produzione e logistica: in tal senso i carrelli a guida autonoma o semi-autonoma cosi’ come la gestione dell’automazione della logistica outdoor sono temi di estrema attualità. SICK ha infatti brevettato il primo Lidar 2D di sicurezza che consente ai sistemi AGV/AGC/AMR a guida autonoma di poter lavorare in sicurezza anche in esterno, e non soltanto in locali chiusi. Allo stesso tempo, proprio sfruttando l’utilizzo di tecnologie Lidar è in grado di offrire soluzioni di localizzazione anche in esterno. Questo è un passo determinante in ambito logistico grazie all’accuratezza di misura sicuramente superiore a metodologie tradizionali basate, ad esempio, su GPS o tecnologie alternative”.

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