IL PROGETTO

Smart mobility & Logistics, a Napoli l’hub nazionale per le infrastrutture di nuova generazione

Via al polo di eccellenza frutto dell’accordo fra l’Università Federico II e Almaviva. Sarà aperto alla cooperazione con operatori, associazioni, PA e realtà accademiche e di ricerca. Dalle smart road ai servizi on board, sei le aree di intervento prioritarie. In campo le eccellenze del Mezzogiorno

Pubblicato il 31 Mar 2021

Firma Accordo buona

Dare slancio concreto alla trasformazione digitale del mondo dei trasporti, delle infrastrutture e dei servizi. Riprogettando e ridisegnando la mobilità– di terra, mare e aria, persone e merci – in chiave di sostenibilità ambientale, economica e sociale: questi gli obiettivi del nuovo Smart mobility & Logistics hub tenuto a battesimo oggi a seguito dell’accordo siglato fra l’Università Fedrico II di Napoli e Almaviva.

“L’accordo rappresenta un’occasione per contribuire alla rivoluzione della mobilità utilizzando il patrimonio di conoscenza dell’Ateneo e la sua capacità di creare innovazione, sviluppo economico e formazione di alto livello nei settori tecnologici e manageriali associati alla sostenibilità – spiega Matteo Lorito, Rettore dell’Università Federico II-. L’iniziativa sarà integrata con la neonata task force di Ateneo Sum – Smart and Sustainable Mobility e parte di una serie di progetti anche in grado di rendere le strutture dell’Ateneo sedi di sperimentazione di nuove soluzioni”.

“Accademia e industria, ricerca scientifica e competenze tecnologiche, un progetto che punta alla condivisione della conoscenza per la trasformazione digitale della mobilità e della logistica: questo il significato della collaborazione tra Almaviva e Università Federico II – sottolinea Alberto Tripi, Presidente di Almaviva -. L’accordo quadro siglato oggi inaugura un percorso di innovazione e crescita per lo sviluppo di un nuovo modello di mobilità e, in prospettiva, di turismo. Con l’ambizione di alimentare un polo di aggregazione, aperto alla partecipazione di realtà pubbliche e private, impegnato a valorizzare investimenti ed obiettivi di modernizzazione per un sistema strategico del Paese”.

Sei aree di azione per innovare il comparto

Sei le aree individuate come principali filoni di ricerca e sviluppo: Smart Road, Smart Terminal Hub, Smart on Board Services, Mobility as a Services, Logistic & Freight, Asset Management & Predictive Maintenance.

In dettaglio l’area Smart Road sarà dedicata a soluzioni di mobilità connessa che garantiscano una migliore gestione delle strade e del traffico, in ottica di sicurezza e confort. E in tal senso il polo punta a porsi come nodo nevralgico a supporto di startup e Pmi. Smart Terminal Hub sarà orientata a percorsi di trasformazione digitale di porti, aeroporti e stazioni, secondo requisiti di sicurezza, efficienza e sostenibilità ambientale. Smart on Board Services punta sulla qualità dei servizi durante il viaggio e le esperienze a bordo di vettori ferroviari di lunga percorrenza, sistemi di metropolitana, Tpl e micromobilità. Mobility as a Services punta a dare vita ad ecosistemi di mobilità tecnologicamente assistiti e in nuovi modelli di business. Logistic & Freight sarà dedicata all’evoluzione delle piattaforme nella direzione Logistics as a Service. Asset Management & Predictive Maintenance pone l’attenzione sulle infrastrutture come asset strategico e sui relativi processi manutentivi.

In campo le eccellenze del Mezzogiorno

Fondato sulle eccellenze del Mezzogiorno con una visione nazionale che guarda al tessuto sociale e territoriale, il nuovo hub è aperto alla cooperazione di operatori del settore, associazioni, realtà accademiche e di ricerca, Pubbliche Amministrazioni, all’insegna dell’integrazione dei saperi, del rafforzamento dei processi di trasferimento tecnologico, dello sviluppo di nuove competenze e di nuove opportunità per la filiera produttiva.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati