STRATEGIE

Sony cavalca i Pokemon Go, avanti tutta sul mobile gaming

Non più solo giochi per console, il futuro è lo smartphone: il Ceo Hirai ha una nuova strategia per portare i giochi Sony su mobile. Già creata una sussidiaria ad hoc; presto i primi titoli per il Giappone e l’Asia

Pubblicato il 05 Set 2016

Patrizia Licata

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Sony vuole provare a prendersi una fetta del redditizio mercato dei giochi mobili in cui la sua rivale Nintendo ha ottenuto sensazionali successi quest’anno con Pokemon Go e si prepara a una spinta “aggressiva” nel settore, secondo quanto riporta il Financial Times.

Non che la Nintendo abbia incassato guadagni altrettanto stellari con il gioco più famoso del momento: come la stessa azienda ha chiarito di recente, Nintendo avrà solo una parte del ricavato, in quanto detiene il 32% della Pokemon Company, proprietaria del marchio e dei diritti Pokemon. Il gioco, inoltre, è sviluppato da Niantic e sarà quest’ultima insieme alla Pokemon Company a raccogliere la maggior parte dei guadagni.

Ciò non toglie che l’uso della realtà aumentata abbia rivoluzionato le regole sul mercato dei giochi mobili e Sony intende approfittarne: “Pokemon Go ha cambiato tutto”, ha dichiarato il Ceo e presidente di Sony Corp. Kaz Hirai all‘IFA consumer electronics show. “Il mobile gaming è un mercato in cui vogliamo entrare con una spinta aggressiva – un bel cambiamento rispetto al passato, in cui ci siamo basati sui giochi per console: ora guardiamo ai cellulari”.

La realtà aumentata, ha continuato Hirai, è “un’idea davvero innovativa”, e il Ceo vorrebbe incorporarla in tutti i giochi Sony.

Finora sia Sony che Nintendo sono state lente a cogliere le opportunità del mercato dei giochi per smartphone. “Sony e Nintendo possiedono delle loro piattaforme e vogliono conservare il controllo sul mercato e guadagnare il più possibile da queste piattaforme”, osserva Steve Bailey, analista di IHS Markit. “Ma il mercato è cambiato molto, il mobile è una minaccia che non possono più ignorare”.

A parte Pokemon Go in cui ha una partecipazione, Nintendo ha lanciato la sua prima app mobile, Miitomo, a marzo. Sony ha invece collezionato una serie di iniziative fallite di trasportare i suoi giochi per la PlayStation su smartphone. “Studia il settore da anni ma ancora non ha capito come entrare”, sottolinea Jack Kent, analista di IHS Markit. “La strategia finora tentava di fare soldi vendendo più console e telefoni Sony Xperia, ma la vera via da percorrere è cercare di fare soldi dai giochi, non dai device”.

E’ quel che probabilmente intende fare adesso Hirai, con una strategia tutta nuova sul mobile gaming: Sony ha creato ad aprile una sussidiaria dedicata a questo segmento, la ForwardWorks, e “I titoli arriveranno presto”, assicura Hirai. Il Giappone è il primo mercato cui Sony guarda: i giapponesi hanno una spesa pro capite sui giochi per cellulare superiore a qualunque altro paese, seguiti da sud-coreani e cinesi.

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