Sospetti di “cartello” nel settore e-book. E la Ue manda gli ispettori

Sotto la lente dell’Antitrust diversi editori europei. Aperta un’indagine per pratiche anti concorrenziali. Dietro all’offensiva ci sarebbe Amazon

Pubblicato il 02 Mar 2011

Molte società editrici europee attive nel settore dell'e-book
(i libri elettronici consultabili su internet, telefonini di ultima
generazione, iPad o lettori digitali) sono finite nel mirino
dell'Antitrust Ue. Bruxelles sospetta l'esistenza di un
cartello.

I servizi del commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia
confermano le ispezioni a sorpresa ieri in parecchi Stati membri.
Obiettivo delle ispezioni: acquisire informazioni utili per
scoprire eventuali violazioni delle regole europee sulla libera
concorrenza.

La portavoce di Almunia, Amelia Torres, non ha voluto precisare
quali siano le case editrici né i paesi interessati dalle
"ispezioni" sul costo degli e-book (i libri digitali)
anche perché Bruxelles è solo "all'inizio
dell'inchiesta" e non accusa ancora "prove" di
intese contro gli interessi dei consumatori.

Gli ispettori dell’Ue si sono presentati nelle aziende dai
rappresentanti nazionali delle Authority. Le ispezioni sono il
passo preliminare per l’accertamento di comportamenti anti
concorrenziali. Il fatto che la Commissione svolga questi
controlli, si legge in una nota, non implica che le aziende finite
sotto la lente siano colpevoli. La Commissione garantisce il
diritto di autodifesa, in particolare in caso di procedure legate
al rispetto della concorrenza.

Infine, non esiste un termine legale ultimo entro il quale
concludere gli accertamenti di pratiche anti concorrenziali.

"Tempesta sugli editori parigini", tra cui Albin Michel,
Hachette, Flammarion e Gallimard: questo il titolo di un articolo
pubblicato oggi dal giornale online francese Atlantico, secondo cui
"oltre un centinaio di inquirenti" della Commissione Ue
ha cominciato ieri pomeriggio ad ispezionare le principali sedi
degli editori parigini.

"In particolare – prosegue Atlantico, giornale online fondato
da pochi giorni in Francia – gli editori sono sospettati dalla
Commissione europea di un cartello illegale sul prezzo dei libri
digitali. Gli inquirenti hanno sequestrato computer e documenti di
contabilità di diversi editori".

"Sono un rullo compressore (…) Hanno agito in modo molto
brutale", ha detto la direttrice di una grande casa editrice
ad Atlantico. "Queste perquisizioni sono assurde – ha
affermato da parte sua una fonte sindacale – proprio mentre siamo
in piena battaglia mondiale contro attori ultra-potenti, la
Commissione si lascia manipolare da importanti siti di vendita
online di beni culturali".

Diverse fonti riferiscono che l’esecutivo Ue avrebbe lanciato
queste indagini su richiesta di Amazon, il gigante della vendita di
libri online. Secondo indiscrezioni comparse sul web, gli editori
francesi accusano Amazon di evadere l'Iva in Francia, avendo
aperto la sua sede in Lussemburgo.

Sempre secondo Atlantico, simili perquisizioni avrebbero avuto
luogo anche in Germania su iniziativa di Bruxelles.

Fra gli editori attivi nel settore
e-book in Europa ci sono la tedesca Bertelsmann, le britanniche
Pearson Plc e and Bloomsbury Publishing Plc, nonché Hachette
Livre, unit francese di Lagardere. Penguin e Harper Collins (News
Corp) sono entrambe sotto inchiesta dell’Oft, l’Antitrust
britannico, ma negano di essere state ispezionate
dall’Ue.

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