WI-FI

Starbucks guarda all’Italia all’insegna del digitale

Trattative in fase avanzata per l’apertura dei primi punti vendita in per facilitare le riunioni di lavoro e contenuti video per i clienti più giovani

Pubblicato il 15 Ott 2015

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I tempi per lo sbarco di Starbucks nella patria del caffè sembrano ormai maturi. Tanto che i primi punti vendita, se le trattative già avviate tra il gruppo statunitense e Antonio Percassi (ex calciatore e oggi presidente dell’Atalanta, ma soprattutto imprenditore specializzato in centri commerciali, che ultimamente ha curato l’arrivo in Italia della lingerie di Victoria’s secret) andranno a buon fine, potrebbero aprire già a inizio 2016.

Ad anticipare la notizia è il Corriere della Sera, che ricorda come i colloqui con il franchising partner italiano stiano ruotando attorno alla ricetta da proporre per la clientela italiana. Un ruolo fondamentale potrebbero averlo in questo senso l’offerta hi-tech e digitale. Si tratterà di individuare alcuni locali al centro delle città e in vicinanza dei punti nevralgici per gli affari, per proporsi a ospitare le riunioni riservate tra banchieri, avvocati e professionisti, che potrebbero così sfruttare a pieno la connessione wifi gratuita a disposizione dei clienti. Ma un occhio di attenzione sarà riservato anche ai giovani e ai turisti, che potrebbero scegliere i locali della catena di Seattle anche per l’offerta di contenuti garantita da “Starbucks digital networks”, che offre ai clienti contenuti di entertainment come film, serie Tv e news.

In questa direzione vanno le ultime novità dell’azienda, che negli Stati Uniti si è da poco svincolata dalla partnership con At&T, scegliendo Google come Wifi provider nei propri punti vendita. Da poco inoltre è nata, limitatamente ai negozi di Stati Uniti e Uk, un’app per la consegna a domicilio di “pranzi veloci”.

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