COMPETENZE

Stem e gender gap: in Italia via a progetto per 2.700 ragazze nelle scuole

Riparte “Girls Code It Better”, l’iniziativa di Officina Futuro Fondazione W-Group. Subito l’attivazione di 130 club da Nord a Sud e si punta a 150 entro fine anno. Nel nostro Paese solo il 19% di specialiste Ict. Siamo in coda alla classifica europea per partecipazione femminile all’economia e alla società digitali

Pubblicato il 03 Nov 2022

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E’ ripartita anche quest’anno Girls Code it Better, l’iniziativa di Officina Futuro Fondazione W-Group, pensata per le alunne della scuola secondaria di primo e secondo grado, al fine di ridurre la disparità di genere in ambito Stem.

Italia indietro nella presenza di specialisti Ict di sesso femminile

In un mondo interconnesso, le aziende cercano sempre più figure professionali con competenze tecniche e digitali. Mentre cresce questa richiesta, la percentuale di specialisti Ict di sesso femminile in Italia, secondo il Digital Economy and Society Index (Desi) della Commissione Europea, è ferma al 19%, e rappresenta solo un terzo dei laureati in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica.

Con questi numeri, l’Italia ha il punteggio più basso per quanto riguarda la partecipazione femminile all’economia e alla società digitali. Avere dunque risorse specializzate a disposizione determinerà il successo non solo delle imprese, ma anche dei Paesi. In questa competizione, quindi, l’Italia sta giocando senza le ragazze.

In cosa consiste Girls Code it Better 

Da queste motivazioni, Girls Code it Better è nata nell’anno scolastico 2014-2015, per offrire alle studentesse la possibilità di partecipare a laboratori di progettazione, programmazione informatica e fabbricazione digitale, insegnando dunque a creare siti web, sviluppare app e videogame, costruire robot, progettare manufatti e stamparli in 3D. 

L’iniziativa partirà con 130 club, 16 regioni e circa 2.700 ragazze ma l’obiettivo per questo anno è arrivare a 150 club. Questi numeri includono quelli raggiunti negli anni da Girls Code it Better, che ha visto la partecipazione totale di 390 club, 7.500 ragazze, 90 città e 156 scuole. L’impatto è tuttavia ancora più ampio: tutta la popolazione scolastica è infatti coinvolta nella riflessione sugli stereotipi formativi dettati dai ruoli di genere.

Sinergia pubblico-privato è elemento distintivo del progetto

“Quello che proponiamo alle studentesse è un percorso di creatività nel quale sperimentare il digitale in tutte le sue espressioni e approfondire le conoscenze sviluppando nuove competenze.” – ha dichiarato Costanza Turrini, ideatrice e project manager del progetto Girls Code it Better. “Lo possiamo realizzare perché abbiamo creato una rete di scuole che promuovono il digitale come competenza trasversale alle discipline, un network sostenuto dai territori e da aziende partner che ne valorizzano i risultati. La sinergia pubblico-privato è un elemento distintivo di questo progetto, che si rafforza di anno in anno. E il sostegno che riceviamo da istituzioni e imprese non è solo economico, ma anche di condivisione e partecipazione attiva ai percorsi nelle scuole”, ha concluso Turrini. Per l’anno scolastico 2022-23, il progetto Girls Code it Better è sostenuto da partner pubblici e privati che riconoscendo la valenza pedagogica, formativa e di orientamento hanno co-costruito i percorsi favorendo un dialogo efficace sui territori.

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