LA TRIMESTRALE

StMicroelectronics cresce oltre le aspettative e corre in Borsa

La società italo-francese dei semiconduttori guidata da Jean-Marc Chery ha messo a segno nell’ultimo quarter 2020 ricavi netti preliminari per 3,24 miliardi di dollari, in rialzo del 21,3% rispetto al terzo trimestre. Il titolo sale del 5% a 33,7 euro

Pubblicato il 08 Gen 2021

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StMicroelectronics si è resa protagonista di una fuga in avanti a Piazza Affari dopo la diffusione dei ricavi preliminari dell’ultimo trimestre del 2020, che hanno registrato performance sopra le attese. Il gruppo italo-francese è il migliore del Ftse Mib fin dalle prime battute e come riporta Radiocor viaggia in questo momento in rialzo del 5%, con azioni scambiate a 33,7 euro l’una. Alto anche il numero degli scambi con 1,6 milioni di pezzi già passati di mano contro una media a seduta di 3,6 milioni nell’ultimo mese.

Le dinamiche che hanno favorito StMicroelectronics

A spingere gli acquisti sono in prima battuta i risultati di fine anno, con il gruppo dei semi-conduttori che nel quarto trimestre 2020 ha messo a segno ricavi netti preliminari per 3,24 miliardi di dollari, in rialzo del 21,3% rispetto al terzo trimestre e 580 punti base al di sopra del valore più alto del range previsto. La stima precedente era per 2,99 miliardi di dollari (+12%).

Il presidente e Ceo di StMicroelectronics Jean-Marc Chery ha parlato in una nota di “dinamiche di mercato sensibilmente migliori delle aspettative per tutto il trimestre”, soprattutto per quanto riguarda i clienti impegnati nei settori dell’Automotive e dell’Elettronica di consumo. “I nostri ricavi per l’anno 2020 hanno raggiunto i 10,22 miliardi di dollari, pari a un aumento del 6,9% rispetto all’anno 2019″.

La spinta impressa dalle performance di Samsung

A migliorare le prospettive del settore sono arrivati nelle scorse ore anche i conti preliminari della coreana Samsung Electronics che sempre nel quarto trimestre dell’anno scorso ha registrato un balzo del 25% del risultato operativo grazie alla forte domanda sul mercato dei chip per effetto del boom del telelavoro legato alla pandemia. Il gruppo sudcoerano, infatti, tra i colossi mondiali nella fabbricazione degli smartphone e dei chip ha anticipato un risultato operativo di 9 mila miliardi di won (6,7 miliardi di euro) tra ottobre e dicembre rispetto ai 7.160 miliardi di won nello stesso periodo. Il dato, tuttavia, è leggermente al di sotto delle stime degli analisti che si aspettavano 9.340 miliardi di won ma è bastato agli investitori che hanno premiato il titolo, che è balzato del 7,1% sul listino di Seul, dando il via agli acquisti su tutto il comparto europeo, dove spicca al momento Infineon (+5,8%).

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