STMicroelectronics, la Fiom: “Serve un cambio di strategia”

Pietro Occhiuto alla commissione Lavoro del Senato: “Perse negli ultimi 10 anni importanti quote di mercato. Chiediamo al Governo, azionista della società, di promuovere il rilancio degli investimenti e delle attività di ricerca e sviluppo”

Pubblicato il 22 Ott 2015

A.S.

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StMicroelectronics negli ultimi dieci anni ha perso importanti quote di mercato, arrivando a essere l’undicesima azienda del settore a livello globale da terza che era”. Lo afferma in una nota Pietro Occhiuto della Fiom Cgil di Monza e Brianza, a seguito dell’audizione in commissione Lavoro del Senato in cui sono stati ascoltati i vertici aziendali e i sindacati.

Fim, Fiom e Uilm – si legge nella nota – hanno manifestato le proprie preoccupazioni per un’azienda di un settore strategico dell’economia nazionale, quello della microelettronica, che negli ultimi anni ha diminuito drasticamente gli investimenti in ricerca e sviluppo”.

“In questi anni abbiamo assistito – prosegue Occhiuto – a una strategia industriale paradossale; mentre cioè la St perdeva quote di mercato e vedeva abbassarsi gli utili di esercizio, si sono registrati incrementi notevoli dei compensi del proprio management”.

“Ieri in audizione abbiamo chiesto che il Governo, azionista di StMicroelectronics, giochi un ruolo diverso rispetto a ciò che ha fatto fino a ora e che imponga all’azienda un cambio di strategia industriale che punti al rilancio degli investimenti e che miri alla ricerca e lo sviluppo” conclude.

I componenti della Commissione lavoro, prosegue il comunicato, hanno rassicurato che continueranno a monitorare l’evoluzione futura di una delle eccellenze italiane più innovative al fine di garantire la salvaguardia occupazionale e di vigilare sulla reale volontà di investire in sviluppo e ricerca. Intanto, annunciano i sindacati, per il 26 ottobre è confermato lo sciopero con presidio davanti ai cancelli di Agrate Brianza.

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