PROCUREMENT

Supply chain, Ibm al centro dell’alleanza per la blockchain

“Trust Your Supplier” è costruita assieme ad altre aziende tra cui Cisco, GlaxoSmithKline, Lenovo, Nokia, Schneider Electric e Vodafone. Marie Wieck: “Ridurremo del 50% i costi ammnistrativi per il coinvolgimento di nuovi fornitori”

Pubblicato il 06 Ago 2019

Antonio Dini

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La blockchain è qualcosa di più che non semplici valute crittografate. Alcuni sostengono “molto di più”. E tra questi c’è sicuramente Ibm, che ha scommesso molto nella tecnologia creata dallo sconosciuto autore dei Bitcoin e che, secondo Gartner, nel 2023 supporterà più di duemila miliardi di dollari di beni e servizi all’anno.

Intanto, Ibm ha annunciato una nuova rete blockchain volta a migliorare la gestione gli aspetti meno automatici e più pesanti della catena di approvvigionamento, con l’obiettivo di rivoluzionare tutto il comparto del supply chain management.

La gestione della catena di approvvigionamento comporta la supervisione di tutto il flusso dei beni e servizi: ad esempio il monitoraggio del movimento e dello stoccaggio delle materie prime, dell’inventario e dei prodotti finiti. Questo settore è stato identificato come un’area che può beneficiare della tecnologia blockchain, un database condiviso gestito da una rete di computer collegati in rete.

La nuova rete blockchain si chiama “Trust Your Supplier” e insieme a Ibm gli altri partecipanti e fondatori sono AnheuserBusch InBev, Cisco, GlaxoSmithKline, Lenovo, Nokia, Schneider Electric e Vodafone.

Chainyard, una società specializzata in blockchain, sta fornendo la tecnologia e costruendo la rete utilizzando la piattaforma blockchain di Ibm. Le altre società, nel frattempo, stanno inserendo i dati dei loro fornitori nella rete e contribuendo con le loro competenze all’espansione della rete.

Secondo Ibm i metodi tradizionali di gestione dei fornitori implicano spesso ingombranti processi manuali, che rendono difficile verificare l’identità dei componenti e tracciare i documenti come da certificazioni ISO, raccogliere le informazioni sui conti bancari, le certificazioni fiscali e i certificati di assicurazione.

Invece, sostiene l’azienda, utilizzando un approccio decentralizzato e un processo con un tracciamento immutabile basata su blockchain, la nuova rete eliminerebbe i processi manuali che richiedono tempo e contribuire a ridurre il rischio di frodi ed errori.

«La convalida e l’onboarding di nuovi fornitori – ha detto a Reuters Marie Wieck, direttore generale della divisione blockchain di Ibm – è un punto critico praticamente per qualsiasi azienda che si affida a una catena di approvvigionamento per condurre il proprio business. Spostando questo processo sulla blockchain, stiamo prendendo gran parte di tale onere e lo spostiamo sulla rete, dove può essere condiviso in tempo reale in modo più sicuro ed efficiente».

Wieck sostiene che l’organizzazione delle attività di procurement di Ibm prevede una riduzione dal 70 all’80% del tempo necessario per coinvolgere nuovi fornitori e una riduzione stimata del 50% dei costi amministrativi all’interno dell’attività.

Ibm ha 18.500 fornitori in tutto il mondo e ha dichiarato che nei prossimi mesi inizierà a utilizzare la rete Trust Your Supplier, portando inizialmente a bordo quattromila dei propri fornitori nordamericani. La blockchain verrà lanciata commercialmente nel terzo trimestre del 2019.

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