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Symantec caccia il Ceo, i risultati deludono

Dopo meno di due anni licenziato Steve Bennett: non sarebbe riuscito a riportare il fatturato in crescita con prodotti innovativi. Anche le azioni vanno male: perso il 15% in un anno

Pubblicato il 21 Mar 2014

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Symantec manda via il suo Ceo Steve Bennett: l’azienda della sicurezza informatica ha fatto sapere di aver chiuso il contratto con il suo amministratore delegato, che verrà temporaneamente sostituito da Michael Brown, membro del cda di Symantec, mentre viene cercato un nuovo Ceo. Bennett ha anche dato le dimissioni dal consiglio d’amministrazione.

Brown è entrato nel board di Symantec dopo il merger con Veritas Software nel luglio del 2005. In precedenza Brown era stato Ceo di Quantum. Bennett è invece un ex top manager di General Electric e Intuit.

Il Chairman Daniel Schulman ha spiegato che la decisione di mandare via Bennett è “il risultato di un processo di discussione in corso e non è stata scatenata da alcun evento particolare o manchevolezza”.

Secondo il Wall Street Journal, però, che ha sentito fonti interne all’azienda, Bennett è stato mandato via da Symantec perché non sarebbe riuscito a riportare alla crescita un’azienda che fatica a macinare fatturato creando prodotti di nuova generazione e le cui azioni hanno perso valore. Si tratta del secondo Ceo che viene allontanato in breve tempo: Bennett ha preso il posto di Enrique Salem a luglio 2012. Inoltre, cinque senior executive hanno lasciato l’azienda da luglio 2013.

Symantec, che ha intrapreso un processo di ristrutturazione e rifocalizzazione del business, ha comunque fatto sapere che intende rispettare il target di crescita del fatturato annuale del 5% entro il 2017 e che porterà i margini operativi non-Gaap sopra il 30%. La guidance per il quarto trimestre resta invariata, con utili non-Gaap di 40-42 centesimi per share e revenues comprese tra 1,61 e 1,65 miliardi di dollari, contro 1,75 miliardi di un anno prima. Negli ultimi due trimestri le revenues di Symantec sono risultate in calo; nel periodo chiusosi a fine dicembre 2013 la flessione è del 4,8%, mentre l’utile netto è in aumento del 31% grazie ai forti tagli dei costi. Negli ultimi dodici mesi le azioni hanno perso quasi il 15%.

Symantec rappresenta la vecchia guardia del software per la sicurezza”, commenta Ted Schlein, ex dipendente di Symantec e oggi partner della società di venture capital Kleiner Perkins Caufield & Byers. “Man mano che l’azienda diventa sempre più grande, le è più difficile innovare”.

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