MERCATO

Tablet, brusca frenata delle vendite

Ccs Insight: cicli di sostituzione più lunghi del previsto. In contrazione la maggior parte dei mercati dell’Europa occidentale, ma dal 2015 tornerà la crescita

Pubblicato il 14 Lug 2014

Patrizia Licata

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Brusca frenata delle vendite sul mercato tablet: secondo le previsioni di CCS Insight il rallentamento dei computer-lavagnetta nel 2014 è più netto di quanto atteso e le ultime proiezioni fissano la crescita dei volumi distribuiti per l’intero anno ad appena +14%, contro il boom degli anni scorsi (+71% nel 2013 e +79% nel 2012).

Inoltre, la società di ricerche prevede per la maggior parte dei mercati dell’Europa occidentale una contrazione nel 2014, con volumi totali distribuiti per i tablet in discesa del 6%, contro una crescita del 7% nell’America del Nord. Già nel primo trimestre del 2014 i volumi di tablet distribuiti nell’Europa occidentale si sono ridotti del 9% rispetto allo stesso trimestre del 2013.

CCS Insight attribuisce però questo trend non a una perdita di interesse nei tablet da parte dei consumatori, bensì a cicli di sostituzione più lunghi del previsto.

“Ci aspettiamo tanti nuovi utenti di tablet nel 2014 quanti nel 2013, ma chi già lo ha tiene il proprio device per tre anni o più”, commenta CCS Insight. “Secondo le nostre previsioni, le vendite torneranno ad accelerare a partire dal 2015 quando prenderà corpo la domanda di nuovi tablet in sostituzione di quelli esistenti. La crescente adozione sui mercati emergenti farà da ulteriore traino al mercato dal 2016 in poi”.

Il mercato mondiale dei tablet raggiungerà 562 milioni di unità nel 2018, con un valore di 99 miliardi di dollari (72,6 miliardi di euro). A fine 2013, invece, CCS Insight stima che fossero in uso 389 milioni di tablet. Di questi, quasi 300 milioni erano nei Paesi sviluppati occidentali e asiatici. Anche se i livelli di penetrazione nel Nord America sono i più alti, con circa il 44% della popolazione raggiunta, alcuni mercati dell’Europa occidentale stanno recuperando rapidamente il gap: la Gran Bretagna e i Paesi Nordici hanno una penetrazione del 39%. Francia e Germania si trovano a livelli del 23% e del 20% rispettivamente.

La società di ricerche rileva anche una costante erosione del prezzo medio di vendita (Asp), pur se più lenta che negli anni scorsi: “Stimiamo che l’Asp globale sia sceso del 27% nel 2013 grazie alla diffusione dei meno costosi tablet Android e dei tablet da sette pollici, che hanno conquistato uno share maggiore del mercato. L’Asp sui mercati sviluppati è relativamente stabile, ma ci aspettiamo che cali ancora quando i tablet Windows saranno disponibili a prezzi più bassi”. Per il 2018, CCS Insight prevede un Asp globale di 176 dollari (215 dollari sui mercati sviluppati e 139 dollari su quelli emergenti).

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