IL DOCUMENTO

Telecom, la Sec: “Niel può salire ancora”

Da un filing della Consob americana emergono le valutazioni sull’operazione. L’investimento dell’imprenditore francese è considerato “strategico”. E non è da ecludersi che “possa aumentare l’esposizione”. Ad oggi può però salire al massimo fino al 10,2% del capitale: il restante 5% delle opzioni non dà diritto ad azioni

Pubblicato il 09 Dic 2015

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Xavier Niel “potrebbe acquistare ulteriori azioni o comunque aumentare l’esposizione verso l’emittente”: è quanto si legge in un filing della Sec americana in merito all’investimento dell’imprenditore francese in Telecom Italia. Un investimento valutato come “strategico” dalla Consob d’oltreoceano secondo cui Niel “monitorerà costantemente” l’attività di Telecom e “ha discusso e si aspetta di continuare a discutere” delle strategie, delle attività, delle prospettive del gruppo telefonico “con i suoi rappresentanti e membri del board” così come “con altri azionisti” e “stakeholder interessati”. Secondo la Sec proprio a seguito delle attività di monitoraggio e valutazione, l’imprenditore “potrebbe acquistare ulteriori azioni o comunque aumentare l’esposizione verso l’emittente”. Ma non è escluso che Niel possa anche ridurre la propria quota in Telecom. Così come non è da escludersi che l’imprenditore faccia altre proposte a Telecom o agli azionisti “relativamente alla composizione del Cda dell’emittente, a potenziali operazioni strategiche che coinvolgano l’emittente o di rispondere a proposte da altri azionisti che riguardino potenziali transazioni strategiche”.

Dal documento emerge inoltre che Niel ha speso 225 milioni di euro per la sua posizione lunga su Telecom Italia, pari al 15,1% del capitale. Niel ha finanziato gli acquisti delle opzioni con risorse proprie e come controparti ci sono il Credit Suisse e Société Generale. La posizione del 15,1% può consentire a Niel di salire al massimo al 10,2% del capitale in quanto il 5% circa delle opzioni sono regolabili solo in contanti (per un controvalore di 47,2 milioni) e non danno diritto ad entrare in possesso delle azioni. Nel file alla Sec ci sono nero su bianco anche i prezzi di esercizio delle opzioni, quelli a cui Niel pagherà le controparti: si va dagli

1,22 euro per le opzioni in scadenza a giugno 2016 a 1,299 euro per quelle al 2017. Su alcune delle opzioni acquistate ad un prezzo di esercizio di 1,24 euro, l’imprenditore ha rivenduto a terzi delle opzioni call con scadenza analoga ma con prezzo di esercizio di 1,45 euro. Se dovessero essere esercitate, queste opzioni permetterebbero a Niel di incassare una plusvalenza di almeno 21 centesimi ad azione.

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