MERCATI

Tencent Music, buyback da 1 miliardo di dollari dopo il crollo del titolo

La società del gruppo cinese ha perso un terzo del valore sul Nyse a causa del fuggi fuggi degli azionisti: pesano il pressing dei regolatori Usa e la trade war

Pubblicato il 30 Mar 2021

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Tencent Music Entertainment ha avviato un programma di riacquisto di azioni proprie del valore di 1 miliardo di dollari, una risposta diretta al crollo delle azioni subito sui listini Usa. Quotata al New York stock exchange, la società parte del colosso tecnologico cinese Tencent gestisce servizi in streaming e app legate al mondo della musica. Il titolo ha perso circa un terzo del suo valore la scorsa settimana, in mezzo a una svendita generale che ha colpito i gruppi tecnologici cinesi.

Giro di vite della Sec sulle aziende cinesi

Il fuggi fuggi degli azionisti è arrivato a sua volta dopo che il regolatore di Borsa Sec ha adottato una legge (Holding foreign companies accountable act) che potrebbe condurre al delisting delle società straniere che non si adeguano alle nuove procedure di auditing.

Le regole richiedono alle aziende straniere di presentare documenti che dimostrano che non sono di proprietà di un governo estero o che hanno affiliazioni con questo o sono soggette alla sua influenza o controllo. È una norma che colpisce tutte le società estere ma prende di mira in particolare quelle cinesi e che preoccupa gli investitori della Cina, soprattutto in merito alle società quotate negli Usa.

Alle aziende cinesi viene chiesto anche di rivelare il nome di ciascun membro del Cda che è anche un funzionario del Partito comunista cinese.

In caso di mancata compliance entro tre anni la Sec può procedere con l’esclusione dai listini dell’azienda non a norma.

Il peso delle tensioni Usa-Cina

La svendita di azioni di Tencent Music e di altre aziende tecnologiche cinesi è stata ulteriormente esacerbata dalla decisione del fondo americano Archegos capital management di liquidare le posizioni che detenva in alcune di queste società

Tra le aziende tecnologiche cinesi colpite dalla perdita di valore sui listini Usa ci sono anche (in ordine per magnitudine delle perdite) Gsk, Vishop, Baidu, Bilibili, Trip.com e Alibaba.

Alcuni analisti fanno osservare che il mercato è stato recentmente inondato di azioni di aziende cinesi. Per esempio, in media di Tencent Music vengono scambiati circa 17 milioni di titoli al giorno ma nei scorsi giorni il trading quotidiano ha sfiorato quota 300 milioni di azioni.

“L’unica spiegazione per questi numeri esorbitanti è che c’è una paura concreta dei delisting o dei contraccolpi delle tensioni politiche tra Stati Uniti e Cina“, commenta su Cnbc.com Steve Sosnick di Interactve Brokers.

La posizione dei colossi hitech cinesi è resa ancora più complicata dalle pressioni regolatorie interne: Pechino ha rafforzato lo scrutinio su aziende come Alibaba e Tencent per questioni antitrust.

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