Tesla stringe sull’auto senza pilota: “Pronti entro sei mesi”

Via Twitter l’annuncio di Elon Musk: “In corso un richiamo per l’aggiornamento del software HW2 del sistema Autopilot”

Pubblicato il 25 Gen 2017

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‘Entro tre mesi, al massimo 6 mesi” Tesla renderà disponibile la guida completamente autonoma sui propri veicoli. A darne l’annuncio è stato il numero uno dell’azienda di Palo Alto, Elon Musk, attraverso un tweet di risposta alla domanda di un suo ”follower”. Con un ulteriore ”cinguettio”, Musk ha chiarito che è anche in corso un richiamo per l’aggiornamento del software HW2 del sistema semiautonomo Autopilot, già installato su alcuni veicoli in circolazione, operazione che in alcuni casi potrebbe comportare il passaggio in officina per la ricalibrazione dei sistemi di bordo.

Sempre via social, Musk aveva già chiarito in passato che le vetture prodotte dall’azienda californiana e già in circolazione saranno continuamente sottoposte ad aggiornamenti per essere sempre tecnologicamente all’avanguardia. L’accelerazione sulla diffusione della tecnologia sulla guida autonoma, fa seguito all’annuncio ufficiale effettuato da Tesla lo scorso ottobre che tutte le Model S e Model X prodotte da quel mese dispongono di una dotazione di equipaggiamenti elettronici già in grado di permettere la guida completamente autonoma.

Le nuove macchine, infatti, escono dalla fabbrica tutte dotate di varie telecamere, 12 sonar e un radar frontale in grado di ricostruire nel cervellone dell’elaboratore di bordo quello che succede intorno al veicolo, con una ”visione” a 360 gradi e sino 250 metri di distanza, con qualsiasi condizione meteo e di luce. I dispositivi già installati, potranno essere in futuro resi operativi semplicemente con un aggiornamento del software di bordo.

Secondo lo studio Connected Car Effect 2025 realizzato da Bosch, la diffusione della connettività nei veicoli che vedremo sulle strade di un futuro più vicino di quanto si pensi avrà un impatto significativo su tutti i guidatori nel 2025, con una forte riduzione degli incidenti, con un minore inquinamento ambientale e un forte risparmio di carburante.

Con i sistemi di assistenza connessa applicati alle auto e alle altre categorie di veicoli ogni anno potranno – ad esempio – essere evitati oltre 260.000 incidenti che provocano lesioni personali, con 360.000 feriti in meno e circa 11.000 persone che potrebbero potenzialmente essere salvate (4.000 negli Stati Uniti, 7.000 in Cina e 3.000 in Germania).

La ricerca evidenzia che, grazie ai sistemi di assistenza connessa, si potranno risparmiare fino a 4,3 miliardi di euro di costi relativi ai danni ai veicoli e ottenere un minore utilizzo di materiali ed energia a seguito della riduzione delle riparazioni. Meno incidenti comporteranno considerevoli risparmi per le compagnie assicurative e quindi vantaggi per ogni automobilista per effetto di polizze meno costose. Grazie alle funzioni di mobilità connessa si risparmieranno circa 400mila tonnellate di CO2, non solo per l’apporto dei sistemi di guida autonoma o semi-autonoma (che ottimizzano i consumi) ma anche grazie a nuove modalità di fruizione delle infrastrutture. Concetti come il ‘community-based parking’ e il sistema di gestione attiva delle aree di parcheggio potranno ridurre il traffico per la ricerca di parcheggi facendo risparmiare 380 milioni di km. In particolare negli Stati Uniti, in Cina e Germania queste innovative funzioni di ricerca e di fruizione del parcheggio elimineranno circa 70 milioni di ore passate al volante, corrispondenti al lavoro di 40mila dipendenti in un anno.

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