Thorne: le tecnologie digitali trampolino per le Pmi

L’ambasciato americano taglia il nastro del Digital Economy Forum di Venezia: “Le opportunità offerte da Internet si adattano perfettamente alle imprese piccole e medie, vera spina dorsale dell’economia italiana”

Pubblicato il 11 Mag 2011

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Sono le piccole e medie imprese quelle che possono trarre maggiore
giovamento dall’uso di internet per i loro affari. Internet
spinge l’economia, fa crescere i Pil e l’occupazione. In Italia
si deve rischiare di più. Lo ha sottolineato oggi l’ambasciatore
Usa in Italia David Thorne aprendo i lavori del Digital Economy
Forum, una due giorni sul tema delle nuove tecnologie che si svolge
a Venezia, con la partecipazione di rappresentanti delle maggiori
aziende internazionali del settore, banche e istituzioni
pubbliche.

Un appuntamento che lo steso Thorne ha voluto e curato
personalmente come grande estimatore e promotore delle nuove
tecnologie. “Le tecnologie digitali – ha detto Thorne in un breve
intervento – creano un ecosistema di business più efficiente e si
adattano perfettamente alle piccole e medie imprese che
rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana. Internet
permette alle aziende di espandersi sul mercato e di aumentare i
profitti, mentre il cloud computing può aiutarle a ridurre i costi
e migliorare le capacità tecniche. Nel campo del digitale
l’Italia ha un grande potenziale che dovrebbe essere incoraggiato
per incentivare la crescita delle aziende già esistenti e fornire
un terreno fertile per le nuove start up”.

Tuttavia, secondo Thorne, che ha risposto poi alle domande dei
cronisti, “la direzione non sarà indicata dal governo, ma dagli
stessi imprenditori che troveranno spontaneamente la strada e il
meccanismo proprio attraverso internet”. Thorne, a questo
proposito, ha aggiunto: “Anche in America non è stato il governo
a spingere l’economia digitale. Sì, il nostro governo ha aiutato
il mercato investendo nella banda larga, ma anche da noi
l’innovazione è partita dagli imprenditori. Noi americani
abbiamo investito, ora però succede anche in Europa, a Londra, ad
esempio, e in altri paesi, succederà anche in Italia”.

Per Thorne e altri esperti, come Alec Ross, consigliere per
l’innovazione del segretario di Stato americano Hillary Clinton,
occorre rischiare di più. In Italia questa cultura del rischio,
come ha osservato Thorne, deve crescere ancora. “Incoraggiare le
nuove tecnologie può spingere l’economia italiana. C’è un
legame tra uso di internet, crescita dell’innovazione, crescita
di Pil e occupazione”.

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