Threads, l’app lanciata da Meta come alternativa a Twitter, ha acquisito più di 100 milioni di utenti in meno di cinque giorni, spodestando ChatGpt come piattaforma online a più rapida crescita. Lo riporta la piattaforma specializzata Quiver Quantitative, citata a sua volta dai media americani. Contemporaneamente, il traffico su Twitter si è notevolmente ridotto nonostante gli utenti siano ancora circa 350 milioni.
Threads ha fatto registrare record di crescita di utenti dal suo lancio, avvenuto mercoledì scorso, con celebrità, politici e account di notiziari che si sono uniti alla piattaforma, considerata dagli analisti come la prima seria minaccia all’app di microblogging di proprietà di Elon Musk.
“Si tratta per lo più di una domanda organica, e non abbiamo ancora attivato molte promozioni”, ha dichiarato Mark Zuckerberg in un post su Threads che annunciava la pietra miliare.
Lo scatto verso i 100 milioni di utenti è stato come detto molto più rapido di quello di ChatGpt, che a gennaio è diventata l’applicazione per consumatori con la crescita più rapida della storia, circa due mesi dopo il suo lancio, secondo uno studio di Ubs.
Threads è attualmente disponibile negli app store Apple e Android in 100 paesi, ma non è ancora distribuito in Europa perché la società madre Meta sta approfondendo gli aspetti legati alla legislazione sulla privacy dei dati dell’Unione.
La reazione del top management di Twitter
Il traffico web di Twitter è invece diminuito dell’11% rispetto all’anno precedente nei giorni successivi al lancio di Threads, rispetto al 4% registrato a giugno, secondo Similarweb. Matthew Prince, Ceo dell’azienda di infrastrutture Internet Cloudflare, ha condiviso un grafico che mostra una traiettoria simile in un tweet di domenica e ha affermato che il traffico di Twitter stava “crollando”.
Ma l’amministratore delegato di Twitter Linda Yaccarino ha twittato ieri che la scorsa settimana la piattaforma ha registrato il “giorno di maggior utilizzo” da febbraio, senza però fornire ulteriori dettagli. “C’è solo UN Twitter”, ha scritto la manager.
Musk d’altra parte ha risposto all’arrivo di Threads deridendolo e minacciando di fare causa a Meta, sostenendo che il colosso dei social media ha utilizzato i suoi segreti commerciali e altre informazioni riservate per costruire l’app.
Le caratteristiche di Threads
Secondo gli esperti legali, però, questa affermazione potrebbe essere difficile da dimostrare. Threads, come altri aspiranti rivali, ha in effetti una forte somiglianza con Twitter. Permette di scrivere post lunghi fino a 500 caratteri e supporta link, foto e video della durata massima di 5 minuti. L’applicazione però non dispone ancora di una funzione di messaggistica diretta e manca di una versione desktop a cui alcuni utenti, come le organizzazioni commerciali, fanno affidamento. Mancano anche gli hashtag e le funzioni di ricerca per parole chiave, il che limita il suo appeal per gli inserzionisti e la sua utilità come luogo per seguire eventi in tempo reale, come fanno spesso gli utenti su Twitter.
Tuttavia, secondo gli analisti, il fermento di Twitter, compreso il tumulto per i limiti imposti di recente al numero di tweet che gli utenti possono vedere, potrebbe aiutare Threads ad attrarre questi gruppi. Al momento tra l’altro non ci sono annunci pubblicitari sull’app e Zuckerberg ha dichiarato che l’azienda penserà alla monetizzazione solo quando sarà chiaro il percorso per raggiungere 1 miliardo di utenti.
Adam Mosseri, responsabile di Instagram, ha dichiarato la scorsa settimana che Meta non sta cercando di sostituire Twitter e che Threads intende concentrarsi su argomenti leggeri come sport, musica, moda e design. Ha riconosciuto che la politica e le notizie più scottanti finiranno inevitabilmente su Threads, il che rappresenterebbe una sfida per l’app che si propone come l’opzione “amichevole” per il discorso pubblico online.