IL CASO

TikTok, scatta la denuncia dei consumatori Ue: “Termini d’uso poco chiari”

Il Beuc accusa la piattaforma che fa capo alla cinese ByteDance di sfruttare i contenuti postati dai giovanissimi utenti e le informazioni sul loro conto con policy non trasparenti e problematiche anche rispetto al copyright

Pubblicato il 16 Feb 2021

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Il Beuc, l’Ufficio europeo delle Unioni di Consumatori che rappresenta oltre 40 associazioni di difesa dei consumatori in Europa, ha annunciato di avere depositato una denuncia contro il social TikTok, accusato di sfruttare i diritti e i dati degli utenti, molto spesso giovanissimi.

La richiesta di chiarimenti da parte del Beuc

“I termini per l’utilizzo del social non sono chiari, anzi sono ambigui e favoriscono TikTok a scapito dei suoi utenti. Le linee guida sul copyright sono altrettanto ingiuste in quanto danno a TikTok un diritto irrevocabile di utilizzare, distribuire e riprodurre i video pubblicati dagli utenti, senza compenso”, si legge nel documento. Il Beuc ha inoltre sottolineato che le policy attraverso cui la società consente agli utenti di acquistare monete da utilizzare per fare regali virtuali alle celebrità di TikTok di cui gradiscono le performance contengono clausole ingiuste e pratiche fuorvianti.

L’Ufficio chiede quindi alla Ue di lanciare un’inchiesta sulle pratiche seguite dalla piattaforma social di video sharing, come ha spiegato l’associazione francese Ufc-Que Choisir in un comunicato.

Tik Tok prova a rimediare

A metà gennaio TikTok ha ristretto i parametri di confidenzialità dei suoi utenti tra i 13 e i 15 anni, dopo che alcuni osservatori avevano accusato l’algoritmo su cui si basa di favorire l’accesso a video a sfondo sessuale. A loro volta le autorità italiane hanno bloccato a fine gennaio l’accesso alla rete degli utenti di cui non è stato possibile accertare l’età dopo la terribile vicenda della bambina di dieci anni di Palermo morta a causa di un ‘gioco’ ispirato dalle attività svolte sul social. Secondo il Beuc, TikTok “non riesce a proteggere” i giovani e presenta carenze nella protezione contro la pubblicità nascosta e i contenuti “potenzialmente pericolosi”. La piattaforma in teoria accetta iscrizioni solo a partire dai 13 anni, ma in Francia – indica Que Choisir – viene utilizzata da circa il 45% dei bambini di età inferiore.

“Siamo sempre aperti a recepire suggerimenti per migliorare, e abbiamo contattato Beuc in quanto saremmo lieti di un incontro per ascoltare le loro preoccupazioni”, ha replicato un portavoce di TikTok citato da Reuters. La società che fa capo alla cinese ByteDance ha affermato di aver sviluppato un riepilogo in-app delle sue policy per rendere più facile agli adolescenti la comprensione dell’approccio della piattaforma alla privacy.

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